Tempo di vacanze, tempo di libertà. Che si tratti di ferie estive piuttosto che di un semplice sabato pomeriggio qualsiasi, quello che facciamo del nostro tempo libero dice molto di noi stessi. Ci sono tanti modi per rigenerarsi, ognuno ha il suo. Uno tra tutti? L’arte. Ça va sans dire! Quindi se vi state accingendo a visitare uno spazio espositivo, leggete prima queste 9 semplici regole di galateo, per un perfetto bon ton al museo.
1. Scegli un dress code adeguato e informati prima sul regolamento del museo
Può sembrare una banalità ma vi assicuro che è tutt’altro che scontato: un museo si visita con un dress code adeguato. Anche se vi trovate in una località balneare e avete deciso di impegnare il pomeriggio con un’attività alternativa, passate prima a cambiarvi. Le mostre non si visitano abbigliati da spiaggia, né tanto meno con ciabatte sporche di sabbia. Oltre che per buona educazione e rispetto del luogo questo è un consiglio molto ragionevole: le opere d’arte si deteriorano con sbalzi di temperatura quindi, soprattutto in estate, è molto probabile che troverete l’aria condizionata. Stesso discorso in caso di pioggia o intemperie: meglio lasciare cappelli, giacche e ombrelli grondanti nel guardaroba o negli armadietti appositi.
È una buona norma anche consultare in anticipo le regole generali dello spazio espositivo. Ad esempio, in alcuni luoghi non è consentito l’ingresso a cani e animali domestici. Quindi è meglio informarsi prima onde arrivare impreparati.
2. Rispetta le code e arriva in orario per le visite guidate
La puntualità è sempre segno di attenzione nei confronti di chi ci sta aspettando. Questa preziosa norma di galateo vale sicuramente quando abbiamo prenotato una visita guidata. È un gesto di educazione non solo nei confronti della guida ma anche del resto del gruppo.
Meglio acquistare il biglietto di ingresso in anticipo, ma in caso di sosta in biglietteria è indispensabile attendere il proprio turno in modo ordinato, senza cercare di saltare la fila. Stare in coda è un momento poco amato da tutti, ma c’è sempre l’occasione di farlo diventare utile. Ad esempio ingannando l’attesa informandosi sulle opere d’arte che ci stiamo accingendo a vedere.
3. Valigie e borse ingombranti vanno lasciate all’ingresso
Visitare una città d’arte è un’occupazione bella ma certamente impegnativa, soprattutto se viaggiamo in compagnia di bambini. In questo caso la presenza di bagagli, anche piuttosto voluminosi, potrebbe diventare una necessità. Tuttavia, è indispensabile lasciare all’ingresso valigie, zaini e borse particolarmente ingombranti.
Quasi tutti i musei e gli spazi espositivi sono provvisti di guardaroba o armadietti con chiusure di sicurezza. Portiamo con noi solo lo stretto indispensabile. Questa è una regola di bon ton che ci permetterà anche di goderci la mostra evitando di urtare accidentalmente le opere d’arte o gli altri visitatori, ma soprattutto di trarre grande beneficio per le nostre spalle affaticate.
4. I musei non sono il posto giusto dove: mangiare, bere, svaporare e lasciare sporcizia
Lo sappiamo: la visita di un museo può richiedere anche ore. Tuttavia, deve essere ben chiaro che in nessun caso è consentito l’introduzione e il consumo di cibo e bevande all’interno. Come dice qualcuno “non di solo pane vive l’uomo”, ma se nutrirci di bellezza non basta… bè allora ricordiamo di consumare uno spuntino prima dell’ingresso alla mostra o di fare una pausa nelle aree ristoro spesso presenti all’ingresso.
Stesso discorso per il fumo. Se il divieto alle classiche sigarette è ormai diffuso e consolidato, spesso non c’è chiarezza sull’uso di vaporizzatori e sigarette elettroniche. Chiariamo quindi che anche se non esplicitamente indicato, è una regola di étiquette evitare di svaporare durante la visita della mostra. Riserviamo, quindi, questo intrattenimento all’esterno dell’area espositiva.
Infine, una piccola nota molto importante. Rispettiamo il luogo in cui ci troviamo (che sia all’aperto o al chiuso) evitando di lasciare sporcizia. Stesso discorso per l’uso della toilette: va lasciata il più possibile pulita, in modo da permettere un uso dignitoso anche a chi verrà dopo di noi.
5. La bellezza dell’arte si contempla ma non si tocca
Rispetto del luogo significa innanzitutto rispetto delle barriere e dei limiti posti. Le opere d’arte non si toccano, stesso discorso vale per le teche espositive. Manteniamo quindi la giusta distanza e facciamo in modo che chi visita la mostra con noi, soprattutto se bambini, si comportino ugualmente, rammentandogli che nelle sale non è possibile neanche correre e saltare.
Inoltre molte opere sono protette da sistemi di protezione, quindi meglio evitare l’imbarazzo di far scattare l’allarme attirando l’attenzione di tutti.
Stesso discorso vale per il resto degli spazi espositivi: anche se siamo stanchi i muri e il pavimento non sono un luogo consentito per la sosta. Evitiamo quindi di appoggiarci alle pareti o di sederci per terra, cerchiamo piuttosto una panchina o una seduta.
6. Rispetta le regole inerenti l’uso della macchina fotografica
Portare con noi un ricordo dell’opera d’arte che stiamo ammirando è un desiderio comprensibile. Tuttavia è meglio verificare prima che sia consentito scattare foto all’interno del museo. Inoltre la maggior parte delle opere sono fotosensibili, l’uso del flash è proibito: rischierebbe di compromettere ciò che stiamo ammirando.
Meglio piuttosto acquistare il catalogo ufficiale della mostra: il modo migliore per conservare il ricordo della bellezza ammirata.
7. Mantieni un tono di voce contenuto e il cellulare in modalità silenziosa
Il bon ton spesso ci insegna che “tacere è meglio”. Questa è una di quelle occasioni in cui questa regola di galateo va a vantaggio sicuramente dell’ambiente che ci circonda ma soprattutto nostro. Mantenere il silenzio o parlare con un tono di voce contenuto sarà il modo migliore per apprezzare quello che stiamo ammirando. Lasciamo per un altro momento tutte le conversazioni che esulano la visita. Evitiamo, inoltre, di esprimere ad alta voce critiche che riguardano l’esposizione, rispettando gli sforzi compiuti dai curatori della mostra.
Stesso discorso vale per i cellulari che dovrebbero essere lasciati sempre in modalità silenziosa. Rispondere ad eventuali telefonate è consentito solo nel caso in cui ci sia una reale urgenza, ma teniamo conto anche che alcuni musei non consentono in toto l’utilizzo di questi apparecchi.
8. Mantieni la giusta distanza dagli altri visitatori e dalle opere d’arte
Come detto poc’anzi, le opere d’arte non si toccano. Tuttavia occorre fare una nota anche sulla giusta distanza da mantenere da ciò che è esposto e dagli altri visitatori. Rispettiamo sempre le barriere visibili e invisibili poste. Anche se vogliamo ammirare un quadro o una scultura da vicino, evitiamo di oscurare la vista altrui o di soffermarci troppo tempo nella nostra contemplazione.
Solitamente il fulcro delle esposizioni corrisponde a una o due opere cardine. Tuttavia, anche se non vediamo l’ora di contemplare dal vivo la Monna Lisa, precipitarsi a vedere il quadro creando un muro invalicabile non è mai una buona norma di bon ton. Concediamoci piuttosto di soffermarci su altre opere, seguendo il naturale flusso della visita.
9. Limita l’uso dei Social Media durante la visita ed evita di realizzare shooting fotografici non autorizzati
I musei nascono come luoghi dove dare l’opportunità alla comunità di contemplare la bellezza e conoscere la storia delle civiltà. Tuttavia oggi, nell’era della piazza digitale, la visita di una mostra è sempre più spesso l’occasione per condividere la nostra esperienza sui nostri canali social. Questo fenomeno è talmente diffuso dall’essere addirittura contemplato nell’organizzazione stessa dello spazio espositivo.
Anche per questo è indispensabile seguire la giusta étiquette. Innanzitutto verifichiamo che sia effettivamente possibile scattare foto e girare video. Nel caso ci sia questa possibilità evitiamo di trasformare la nostra visita in uno shooting fotografico non autorizzato.
Dedichiamo il tempo alla pubblicazione di post, stories e reels, una volta terminata la visita. In questo modo eviteremo di ostruire il passaggio o addirittura urtare gli altri visitatori mentre siamo concentrati sul nostro smartphone.
La condivisione non sarà certamente immediata ma questo ci consentirà di trovare i giusti hashtag e tag, oltre che scegliere la musica che preferiamo senza dover disturbare. Inoltre corredare il nostro contenuto di un testo che citi il nome corretto dell’opera, dell’autore e del museo è sempre una buona idea, oltre che una giusta regola di copyright.
Condividere la nostra esperienza è sicuramente un desiderio legittimo, oltre che l’occasione di far conoscere qualcosa di bello e interessante a chi ci segue. Non dimentichiamo però di goderci l’attimo, magari lasciando in borsa il cellulare e darci l’occasione di contemplare quello che abbiamo davanti senza la barriera di uno schermo.
Se ti interessa il galateo, è uscito il mio libro “Bon Ton Pop”
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