Sembra, ma non è.
Un paradosso caro all’arte, che già dai suoi esordi ha instaurato un rapporto privilegiato con la moda: siamo negli anni ’30 e in pieno mood surrealista, mentre Magritte si scrive “Ceci n’est pas une pipe” sulla tela in cui ha ritratto accuratamente una pipa, la signora Elsa Schiaparelli disegna con Dalì un cappello a forma di scarpa.
Uno spirito canzonatorio e provocatorio, che torna oggi, d’un tratto, attuale: forse stuzzicato da “Surreal Things”, la mostra ospitata di recente al V&A Museum di Londra, quell’adorabile secchione di MJ ha incentrato sul divertissement nonsense la sua collezione per la prossima Primavera-Estate.
Questo non è un nude-look: le culotte nere che si intravedono sono in realtà stampate sulla camicia.
Questa non è un’acconciatura: anche se c’è una molletta, si tratta solo di uno strano cappello.
Questo non è una decollétè, ma uno stivale col gambale velato come una calza.
Così è…Anche se non pare.
Questo articolo ha 10 commenti
>questa non è eleganza
>E infatti, chi ha parlato d'eleganza?
>L'unica cosa che mi piace è quel paio di guanti color lillà… non mi dirai che sono in realtà una coppia di cyberbraccia romanova?! X
>è un piacere leggerti
;P
>Dai, il bello di tutto questo è che c'è anche il suo opposto: Valeria Marini che apre MilanoModa con la sua "Seduzioni Diamonds" (si chiama così? Non mi ricordo bene).
A proposito… che ne pensi? 🙂
>Valeria Marini non merita di essere chiamata stilista per aver incollato due tre svarowsky sulle mutande.
>Uff, donna elegosa ma distratta.
Il mio commento era una battuta sulla negazione artistica/modaiola contenuta nel tuo post.
Questa non è una lamentela.
>si l'ho capito…
Con sei giorni di ritardo:P
>Fossi ordinario ti giustificherei con la vecchia solfa di Marte&Venere, ma non lo sono.
Quindi ti SGRUNTo
>Questa non è una svampita.
Sono un po' surreale anche io