La regina Elisabetta II nel 2022 festeggia il suo Platinum Jubilee: un traguardo mai raggiunto da un sovrano inglese prima d’oggi. Per celebrare degnamente l’evento tutto il regno si è mosso e, come ho già annunciato sui social, anch’io farò la mia parte, tenendo una serie di masterclass dedicate all’etiquette dell’afternoon tea con curiosità sul Royal Protocol presso il Baglioni Hotel di Londra, proprio di fronte a Kensington Palace.
Nel frattempo, aspettando le date del 26 27 e 28 Maggio ( se sarai a Londra, i biglietti li trovi qui) andiamo alla scoperta dei segreti dell’AfternoonTea comme il faut!
Piccola storia dell’afternoon tea
In principio fu un languorino verso le quattro del pomeriggio avvertito da una nobile dama a dare inizio a quello che diventerà uno dei rituali britannici par excellance.
Siamo a metà ottocento: nel palazzo della settima duchessa di Bedford, Anna, la cena veniva servita alle otto di sera… E la Lady faticava ad arrivare a quell’ora senza metter nulla sotto i denti. Così, la nobildonna, che era una delle dame di compagnia più vicine alla Regina Vittoria, prese l’abitudine di chiedere, verso metà pomeriggio, che le venisse portato del tè con pane e burro. Questo spuntino pomeridiano divenne un’abitudine… E la duchessa iniziò anche ad invitare le sue nobili amiche dando il via a una vera e propria moda.
L’afternoon tea era un momento intimo, in cui le dame potevano rilassarsi ed allentare i corsetti, intrattenendosi in piacevoli chiacchiere… Ben presto le signore iniziarono sfoggiare mise apposite (è proprio in questo periodo che nasce il Tea Gown), mentre sui vassoi comparvero sandwich al cetriolo e scones, gettando così le basi per l’etiquette dell’afternoon tea.
Il rituale dell’afternoon tea: tutto quello che c’è da sapere
Come si prepara correttamente il tè? Nei workshop vedremo passo passo come preparare il tè, e ci soffermeremo su una prima regola imprescindibile: sarà SEMPRE la padrona di casa a servire il tè ai suoi ospiti. Quando l’imperatore del Giappone venne invitato a Buckingham Palace, fu servito – con sua meraviglia – da The Queen in persona. Ma c’è una precisa ragione storica per cui non è consentito al personale di servizio di versare l’ambrata bevanda: il tè in passato era talmente prezioso che solo la padrona di casa poteva maneggiarlo (come accade in Italia – per analoghe ragioni- con il caffè).
Sulla tavola apparecchiata si troveranno anche latte e zucchero, da aggiungere con un preciso ordine, oltre ovviamente a sandwich salati, scones e piccola pasticceria dolce, da mangiare con una sequenza stabilita. Questo, negli hotel.
Se verrete invitati in case private le cose vanno un po’ diversamente: innanzitutto non troverete diverse varietà di tè tra cui scegliere, ma una sola miscela, selezionata dalla padrona di casa. E poi niente scenografiche alzatine e pasticcini: molto più semplicemente viene offerta una torta. La più tradizionale di tutte è quella di pan di spagna con panna e fragole, la famosa Victoria Sponge Cake, che era la preferita della Regina Vittoria.
Il tè si prende sempre seduti a un tavolino a metà pomeriggio o ci sono altre possibilità? Ovviamente sì, in quanto l’evoluzione degli usi e costumi è sempre al passo con i tempi. Approfondirò la differenza tra low tea, servito solitamente tra le quattro e le cinque del pomeriggio, e high tea, più comune tra la working class, in quanto si prende dopo il lavoro e può diventare una sorta di cena leggera.
Per finire, l’etiquette dell’afternoon tea prevede anche il celebration tea, solitamente accompagnato da un bicchiere di champagne e da una torta più importante, riservato ad alcune occasioni particolari come matrimoni, lauree e altre occasioni di festa.
Dubbi sull’afternoon tea
Come in tutti i casi di ospitalità a tavola, ci sono dubbi sull’etiquette. Un interrogativo molto comune riguarda come mescolare il tè: si può fare in tondo oppure avanti e indietro? Su Internet si sostiene che il modo corretto sia avanti e indietro… Questo per evitare mulinelli che potrebbero portare a spandere più facilmente. In realtà non importa tanto come si mescola: la cosa fondamentale è che il cucchiaino non deve mai tintinnare contro la tazza, per evitare così di produrre un rumore poco elegante (ma poi quale rumore lo è?).
Un altro dubbio amletico molto dibattuto oltremanica riguarda gli scones, ovvero i bocconcini che si accompagnano a clotted cream e marmellata rossa. Precisato che gli scones, come tutti i panificati non si tagliano col coltello ma si rompono con le mani, il dubbio rimane: si spalma prima la clotted cream oppure la marmellata? Vi lascio con un po’ di suspense, ma vi anticipo che dipende da due scuole di pensiero, quella della regione del Devon e quella della regione della Cornovaglia (che è seguita da Her Majesty The Queen, e quindi secondo me è la più corretta).
Se a fine maggio sarai a Londra e vuoi unirti al Royal Etiquette Afternoon Tea puoi prenotare il tuo posto a questo Link
Se invece preferisci vivere un’esperienza squisitamente british, ma nel cuore di Milano, ti aspetto al Kate for a Day
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Questo articolo ha 2 commenti
Buongiorno, con piacere ho letto le sue informazioni sul galateo del Tè all’inglese, .immagino che c’è molto da sapere.
Noi italiani dovremmo imparare un po’ dagli inglesi, fermarsi x il rituale del Tè
Saluti. Patrizia
Sicuramente l’Afternoon tea è un rito complesso e con tante tradizioni, c’è da dire che quella inglese è solo una delle diverse culture del tè…
Ci sarebbe tanto da dire anche sull’India, sul Nord Africa, sulla Cina e ovviamente sul Giappone 🙂