Da che mondo è mondo, la specie umana usa gli abiti per comunicare. È infatti assodato che – ci piaccia o no – ciò che scegliamo di indossare sia in grado di influenzare il modo in cui veniamo percepiti dagli altri. E questo è vero non solo per quanto riguarda i capi (giacca oppure t-shirt) ma anche – o forse soprattutto, quando parliamo dei colori del nostro guardaroba. Un aspetto che diventa particolarmente rilevante quando parliamo di abbigliamento business: il dress code è infatti una componente fondamentale della nostra immagine professionale.
Esiste sempre un outfit adatto per una determinata situazione e, in ambito professionale, prestare attenzione a ciò che si indossa può fare la differenza. Questa guida sul significato dei colori da indossare in un contesto lavorativo ti aiuterà a scegliere il colore giusto per ogni occasione lavorativa.
Il significato dei colori che si indossano in ambito business
Nel mondo del business esistono 4 diversi dress code, che corrispondono a diversi gradi di formalità: ogni professione richiede un’immagine adeguata, e se si lavora in una banca d’affari di certo non ci si vestirà come chi si occupa di digital marketing.
A prescindere dal dress code però, l’elemento del colore ha un grande impatto.
Che si tratti della sfumatura della cravatta o del colore di una felpa con cappuccio, ogni tinta comunica qualcosa in modo “istintivo”, e ci trasmette sensazioni e suggestioni delle quali non siamo (forse) pienamente consapevoli:
Vediamo dunque quali sono i significati psicologici dei colori e come utilizzarli a nostro vantaggio nel contesto lavorativo.
Blu: il colore della fiducia nell’abbigliamento business
Il blu è il colore più sicuro e popolare in ambito business. Non è un caso che i loghi di molti social media, di banche e di assicurazioni scelgano questa tinta: è un colore che trasmette fiducia, stabilità e professionalità rendendolo ideale per riunioni importanti, presentazioni e interviste. Indossare il blu può aiutarti a sembrare più affidabile e rassicurante, qualità essenziali in qualsiasi ambiente lavorativo. Insieme al grigio è la nuance preferenziale per i dress code business più formali, non a caso è il colore per eccellenza del Power dressing. Di contro, il blu è associato a una calma anche eccessiva, che può sconfinare nella tristezza: non a caso, in inglese, quando si è depressi si parla di “feeling blue”.
Grigio: professionalità e neutralità
Il grigio è sinonimo di professionalità e neutralità. È un “colore” versatile, adatto anche al giorno che può essere abbinato facilmente ad altri colori per creare un look equilibrato e sofisticato. Il grigio è ideale per chi vuole trasmettere serietà e competenza anche se – a volergli trovare un difetto – può apparire troppo piatto e noioso: è opportuno stemperarlo sempre con qualche dettaglio colorato, per ravvivare tutto l’insieme e uscire dall’anonimato
Nero: eleganza e autorità
Il nero è il colore dell’eleganza e dell’autorità, ma attenzione: soprattutto per i signori, è un colore solo da sera. Il completo nero, di giorno, non va.
Dopo il tramonto, invece è perfetto per eventi formali, conferenze e riunioni di alto livello. Per le signore, il nero è ormai sdoganato anche per il giorno ed è una tinta che spesso viene associata al lusso e a una certa allure sofisticata. Attenzione però: contrariamente a quanto di creda, non si tratta di un colore facile né che dona a tutte, perché può appesantire e far sembrare stanche. La soluzione è stemperarlo con un tocco di una tinta più chiara, come per esempio una camicetta di seta pastello o anche solo un filo di perle.
Rosso: energia e dinamismo
Il rosso è un colore potente: è il primo che impariamo a vedere da piccoli, ed è in grado di attirare l’attenzione e trasmettere energia, passione e dinamismo. È ideale per chi vuole farsi notare, e ostentare sicurezza. Tuttavia, queste caratteristiche hanno anche qualche “effetto collaterale”: troppo rosso può risultare chiassoso ed eccessivo, per cui è meglio utilizzare questa tinta in piccole dosi, soprattutto nei contesti formali, limitandosi agli accessori o a dei dettagli
Verde: natura e instabilità
Il verde è una tinta storicamente considerata “instabile”: nasce da un mix di blu e giallo, e al variare delle proporzioni tra questi due colori varia dal color lime al verde pino. Storicamente è associato alla mutevolezza: per questa ragione che i tavoli da gioco sono verdi, così come verdi sono le banconote (i dollari, almeno), che passano velocemente di mano in mano.
Oggi, il verde è soprattutto al tema dell’ecologia: la “transizione green” è all’ordine del giorno e sono privilegiate associazioni positive, come il significato di elemento naturale, di rinascita, di contatto con l’ambiente. Attenzione alle sfumature che virano verso il giallo, che richiamano sensazioni di nausea e malessere, e al verde “chirurgico”, che rimanda all’ambito sanitario.
Bianco: purezza e chiarezza
Il bianco è sinonimo di rigore, di luce, di purezza. Tradizionalmente è un colore lussuoso (perché mantenerlo candido, quando non esistevano detersivi e lavatrici, era tutt’altro che semplice) motivo per cui, ancora oggi, la camicia più formale di tutte è quella bianca. Ottima scelta per comunicare trasparenza e apertura, ilbianco va comunque usato in piccoli tocchi (idealmente per camicie e bluse), mentre un look total white potrebbe sembrare pretenzioso, in alcuni contesti.
Giallo: ottimismo e creatività
Si dice che sia il colore preferito dai bambini, ed è facile immaginare il perché: il giallo è vivace, trasmette ottimismo, creatività ed energia. È ideale per settori creativi e innovativi, dove è importante mostrare originalità e positività. Tuttavia, il giallo, anche se utilizzato per dei semplici dettagli, può essere troppo esuberante in contesti molto formali, nei quali sarà dunque meglio evitarlo a meno che non si desideri comunicare una “rottura” rispetto ai codici condivisi.
Marrone: stabilità e affidabilità
Campione dei “neutri”, il marrone, nelle sue varie sfumature, è un colore che trasmette stabilità, affidabilità e calore. È però considerato una tinta informale, legata al mondo agreste: in Inghilterra (dove nascono i canoni dell’eleganza maschile contemporanea) esiste il detto “no brown in town” per indicare che i gentiluomini indossano questo colore solo quando sono in campagna, ma mai quando si trovano in città. Anche per le calzature, è una scelta casual: con i completi formali, salvo poche eccezioni, sono da favorire le stringate nere.
Per l’abbigliamento, il marrone è una buona scelta nei contesti meno formali, oppure se si ricopre un ruolo che richiede una connessione con il pubblico.
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