Eugenio Montale ci insegna che “l’imprevisto è la sola speranza”, ma quando si tratta di inviti a cena e ospiti in arrivo ogni padrone di casa ne farebbe volentieri a meno.
La verità è che, anche quando tutto è stato organizzato nei minimi dettagli e il timing della serata sembra procedere senza fatica, c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto. Anzi, spoiler: gli imprevisti capitano sempre. Che fare in questi casi? Prendiamola come occasione per sfoderare tutte le nostre conoscenze di bon ton. La vera eleganza si vede proprio adesso: ma teniamo bene a mente che è una questione di attitudine, non di performance impeccabile.
Ecco, dunque, 6 strategie concrete per superare gli imprevisti con eleganza quando inviti, senza perdere la calma e il sorriso.
1. Il timing va in tilt: gestire i ritardi con stile
Avevi un impeccabile timing in mente, ma gli eventi decidono diversamente: il risotto chiede altri 10 minuti proprio mentre gli ospiti hanno già finito l’antipasto, oppure un amico ritarda e tutti gli altri aspettano per iniziare la cena. Nessun problema, ci si adatta.
Se la cucina è in ritardo, non lasciare che cali l’attesa: prolunga con nonchalance l’aperitivo offrendo qualche stuzzichino extra, oppure intrattieni gli ospiti coinvolgendoli in un piccolo tour della casa o raccontando l’aneddoto dietro a quel soprammobile di famiglia. Un ritardo di pochi minuti può persino diventare un’occasione in più di condivisione.
Nel caso di un invitato in ritardo significativo, la scelta è delicata. Tuttavia il galateo è chiaro: dopo 15 minuti di ritardo si comincia a servire il pasto, magari avvisando il ritardatario con gentilezza che inizierete senza di lui per non far raffreddare le pietanze. In ogni caso, mai manifestare nervosismo: l’eleganza è anche saper navigare gli imprevisti temporali senza andare in ansia.

2. L’arrosto va in fumo: il piano B in cucina
A proposito di ansia da gestire, è innegabile che il peggior incubo di una padrona di casa sia quello di non raggiungere gli standard culinari prefissati. Però capita a tutti, perfino ai migliori chef: il soufflé si sgonfia, l’arrosto si brucia o semplicemente una ricetta non riesce. Invece di andare nel panico o scusarsi all’infinito, meglio sfoderare un piano B gastronomico.
Se c’è la possibilità, si può improvvisare un’alternativa: una pasta veloce, un risotto espresso oppure aumentare le porzioni degli antipasti e dei contorni per compensare. Se non si hanno proprio alternative, si può ordinare una pizza e brindare insieme! Anche perché il motivo principale per il quale ci si incontra è quello di stare in compagnia, non offrire per forza un menù da guida Michelin.
3. Un ospite inaspettato alla porta
Tutto è stato calcolato per sei persone… e all’ultimo si presenta anche l’amico dell’amico, o un vicino che passa a salutare proprio all’ora di cena. Niente panico. Si accoglie l’ospite inatteso con un sorriso sincero e si aggiunge un posto senza esitare.
Se la tavola formale non prevede il coperto extra, si improvvisa aggiungendo un posto recuperando una sedia e un set di piatti anche spaiati. Per il cibo, basta un po’ di flessibilità e distribuire le porzioni con intelligenza. Gli ospiti non si accorgeranno di nulla, e l’ospite extra si sentirà benvenuto anziché di troppo. La vera ospitalità si misura proprio in questi frangenti: far sentire chiunque a proprio agio, previsto o meno.

4. Macchia di vino o bicchiere rotto a tavola
Qualcuno versa per sbaglio del vino rosso sulla tovaglia in Fiandra, un brindisi troppo allegro porta alla rottura della flute in cristallo oppure un altro urta per sbaglio il vaso della dinastia Ming in salotto. L’elenco dei possibili disastri è lungo tanto quanto gli imprevisti della vita. Come reagire con eleganza?
Anche se in certi casi è davvero difficile mantenere self control la prima regola dell’etiquette è niente drammi. Meglio reagire con aplomb e un sorriso. L’imbarazzo che sta provando il nostro ospite è già punizione sufficiente.
5. Conversazioni accese e gaffe
Non è un caso se esiste un decalogo di argomenti che il Galateo vieta durante pranzi e cene. Soprattutto in famiglia. La conversazione socievole dovrebbe essere sempre leggera, inclusiva e lontana da tutti quegli argomenti “caldi” che potrebbero portare a pericolosi scivoloni.
Tuttavia, può capitare che il dialogo prenda una piega infelice: una discussione politica si surriscalda, oppure qualcuno fa una gaffe involontaria mettendo a disagio gli altri. Qui il padrone di casa, essendo anche il regista della serata, svolge un ruolo chiave. Se si percepisce tensione nell’aria, è fondamentale intervenire cambiando argomento con garbo.
Se invece un ospite ha commesso una gaffe – ad esempio con una domanda inopportuna – si può deviare l’attenzione su altro, ristabilendo l’armonia prima che il clima si rovini.
6. Un ospite ha esagerato con i brindisi
La differenza tra una serata rovinata e una serata comunque riuscita sta tutta nell’atteggiamento di chi la conduce. E questo principio vale anche per gli ospiti che hanno bevuto qualche bicchiere di troppo e cominciano a comportarsi in modo imprevedibile. In questo caso, meglio evitare ulteriori brindisi, sottrarre le chiavi dell’auto con discrezione e proporre un passaggio o un posto per dormire. La sicurezza prima di tutto.
Il galateo non è un insieme di regole polverose, ma una bussola interiore che ci guida nel creare armonia, rispetto e bellezza anche nelle situazioni più complesse. Gestire con eleganza gli imprevisti è ciò che distingue chi conosce le regole da chi vive il bon ton. Vuoi approfondire questi temi e scoprire come diventare una vera maestra dell’eleganza contemporanea? Scopri La Classe, la mia membership dedicata al saper vivere, oggi.
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