La Principessa Sissi incontra Marlene Dietrich e insieme vanno Carneval Bizarre: ecco come riassumerei, in poche parole, la moda di Lena Hoschek.
Entrare nella sua boutique, sulla WeinMasterStrasse* a Berlino, e voler comprare TUTTO è stata una cosa sola.
Lena è austriaca (e non prussiana, in verità), ha lavorato per un po’ da Vivienne Westwood e a soli 24 anni ha inaugurato la sua etichetta, cominciando con un piccolo studio atelier nel centro di Vienna. Oggi, a sette anni di distanza il marchio conta due boutique in Austria e una a Berlino, oltre a un on-line shop (già testato plurime volte) che consegna con puntualità teutonica.
Emblematici, nelle sue collezioni, gli elementi tipici dello stile folk austriaco (dal verde loden alle passamanerie dei drindl) combinati a fogge anni ’40/’50 e mescolati a tocchi fetish e accenni rock’n’roll. Capace di mixare il tutto con impeccabile coerenza, la designer non rinuncia a strizzare l’occhio ai trend del momento, senza mai discostarsi troppo dal suo stile e senza mai rinunciare alla cura della confezione.
Perché, bisogna dirlo, i capi Lena Hoschek sono fatti da dio, secondo tutti i santi crismi della sartoria vecchia scuola.
E, di conseguenza, il loro costo un po’ elevato è ampiamente giustificato dalla sostanza.
Sono vestiti con la V maiuscola: si vede e si sente.
La materia, per cominciare, è eccellente: si va dalle lane merino ammorbidite da un filo d’angora alle mussole di cotone leggere e resistenti, passando per sete di ogni consistenza e spessore. E poi la manifattura: ricami complessi, dettagli di passamaneria, bottoni preziosi e finiture curatissime: non ho mai visto tante cuciture alla francese in un solo negozio.
A pensarci bene, nell’universo di Lena, la cura del dettaglio è una costante che va oltre i soli abiti e si estende ai magnifici cataloghi (visibili qui) stampati su carta spessa e pregiata, all’allestimento di ogni angolo del negozio per finire con l’enorme salottino di prova che sembra uscito dal set di Marie Antoinette.
*Il negozio si trasferirà ad inizio 2014 a WestBerlin, nella KastanienAllee di Charlottenburg (da non confondersi con l’omonima strada di PrenzlauerBerg, che si trova invece nel settore Est).