Oggi arriva nei negozi la Conscious Collection 2014 di H&M.
E certo, vorrei comprarmela tutta, ma c’è una cosa che non posso fare a meno di chiedermi:
solo a me fa strano che una collezione “ecologicamente corretta” arrivi proprio da H&M?
Perché diciamocelo: la moda low cost è l’esatto opposto della sostenibilità.
(E lo dico senza cattiveria: a me gli svedesi stanno pure simpatici.)
Che poi, a dire il vero da H&M, di iniziative green ne hanno a bizzeffe: sono tutte elencate nel loro sito.
Ma per quanto si tratti di attività lodevoli, per me sono un po’ come le insalate di McDonald.
O come le campagne contro l’obesità infantile firmate Coca-Cola.
Insomma, sono dei controsensi.
Controsensi che a guardare bene un senso però ce l’hanno: servono a far parlare di sè, ad andare sui giornali; a portare gente in negozio dandosi pure un’aria perbene.
Si crea un problema, ci si mette una pezza con quella ci si dà una lucidata.
Frontiere del marketing, I suppose.
Questo articolo ha 2 commenti
greenwashing
E’ come il lusso democratico. Puro controsenso buono solo per far cassa. Eppure mi stupisco ancora di quanti si bevono di queste cose senza nemmeno chiedersi cosa si mettono in bocca!