Regali azzeccati: l’analisi del colore

Argomenti del post

Fin da piccolissima, i colori mi hanno sempre attratto in maniera irresistibile.

Ricordo come uno dei doni più belli ricevuti durante la mia infanzia una banalissimo campionario di filati (circa come questo) sul quale ho fantasticato per anni.

Uno dei regali più apprezzati che ho ricevuto invece da adulta è stato un’analisi del colore personalizzata fatta dalla image consultant Rossella Migliaccio.

Di che si tratta? È una tecnica nata per il cinema (nel quale viene ancora largamente utilizzata) che serve a trovare palette che più ci valorizza, data la nostra combinazione di pelle/occhi/capelli.

E no, non si tratta di opinioni soggettive.
L’analisi segue un metodo rigoroso che prende in considerazione diversi fattori: la temperatura dei colori (caldo/freddo), i loro valori (chiaro/scuro), l’intensità (vivido/opaco) e infine, il grado di contrasto che c’è tra gli elementi che ci caratterizzano.

Il concetto base è che individuando il nostro pattern cromatico e “replicandolo” in ciò che indossiamo, proietteremo un’ immagine di noi più vivida, incisiva e sofisticata: in pratica, ci vedremo (e appariremo) al meglio. Al contrario, scegliendo colori distanti dal nostro schema naturale, sembreremo più scialbi, più stanchi e pure più vecchi.

L’esempio che mi fa Rossella chiarisce tutto in un istante: Julia Roberts in Pretty Woman.

All’inzio del film, per marcare un personaggio volgarotto ed eccessivo, Julia viene vestita e truccata con tutto ciò che le sta peggio: colori freddi e pieni di contrasti.

La trasformazione in signora chic segna il passaggio ad abiti dalle tonalità calde che prediligono accostamenti soft: proprio le stesse caratteristiche che troviamo nella la combinazione di occhi-incarnato-capelli dell’attrice.

Ovvio che dopo un preambolo del genere, io non veda l’ora di metterci al lavoro. Continua 🙂

 

Questo articolo ha 2 commenti

  1. ElectroMode

    Hai perfettamente ragione, i colori fanno davvero la differenza.
    Certo sarebbe bellissimo farsi fare un’analisi del colore personalizzata, ma sospetto sia un’operazione costosa. Il massimo sarebbe scoprire che il colore più adatto è quello che si detesta.

    Alessia
    ElectroMode

    1. Elisa

      Non così tanto ho scoperto (ebbene si, anche se dei regali non si chiede il prezzo, prima di scrivere il post mi sono documentata).
      Ti scrivo in pvt 🙂

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.