Di libri&manuali su come coltivare il proprio stile se ne trovano in giro fin troppi.
(E, sia detto senza offesa, non mi sembra che servano a molto: il malvestitismo imperante ne è la riprova).
Quello che però nessuno dice è che l’Eleganza, molto spesso, è un’operazione di sottrazione piuttosto che di addizione.
A colmare – almeno in parte – questa lacuna ci hanno pensato Giulia e Maurizia Pennaroli, con i loro primo libro, Fashion Horror Show. Si tratta di una godibilissima rassegna dei più diffusi “fashion crimes”, ovvero di quei capi che, pur essendo di moda, mai e poi mai dovrebbero essere indossati da chi ambisce ad essere definita “una donna elegante”.
Scritto con un tono ironico e leggero, questo libriccino è una miniera di autentiche “perle”, frasi che andrebbero scolpite nella pietra e appese sopra gli specchi e le cabine armadio del mondo intero.
Ecco le mie preferite:
#5 La biancheria quando è usata bene è come una ghost writer: fa il suo lavoro senza pretendere le luci della ribalta e nessuno le fa caso.
#4 Siamo creature che leggono le riviste femminili, dove il 50% della carta è investito nell’accettazione di sè mentre la restante metà promuove canoni estetici irragiungibili.
#3 Ricordiamo che le scarpe sono come i vegetali: quelle di stagione sono meglio.
#2 Meglio restare giovani nell’anima e fuori adeguarsi al proprio aspetto attuale, non a quello che si vorrebbe avere.
#1 In un mondo giusto, le fashion victim dovrebbero essere considerate con orrore, modello negativo e spauracchio di qualsiasi individuo amante del bel vestire.
Questa era la mia personale top five.
Ma di chicche come queste nel libro ce ne sono molte altre.
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