Ieri sera, nella mia scatola dei bijoux, ho ritrovato questa spilla che era della mia bisnonna.
Non è nulla di speciale: una vecchia broche di bronzo con strass di vetro.
Avevo quasi dimenticato di averla.
Ma quando l’ho presa in mano, è stato come essere risucchiata in un vortice spazio-temporale.
Ho rivisto la spilla appuntata, in alto a destra, sugli abiti scuri di mia bisnonna.
E credo – verso la fine – pure sulla sua camicia da notte.
Mi sono rivista piccina, sollevata di peso da qualcuno – “Su, dai un bacio alla nonna, da brava bambina” – che stavo attenta a schivare la spilla, per evitare di graffiarmi.
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Da dove viene?
Chi l’ha comprata, e dove e quando? Perché ha scelto proprio questa?
Quante cose -e quante persone – ha visto, questa spilla, dall’alto del petto di mia nonna?
In generale non sono una persona attaccata agli oggetti.
Ma concetto di “valore affettivo” non mi è mai stato così chiaro.

( e poi, visto che sono sentimentale, non posso fare a meno di pensare al giorno in cui questa spilla la darò a Marlene)