Paese che vai, usanze che trovi dice un vecchio adagio.
E in effetti anche il concetto di “buone maniere” varia enormemente tra una cultura e l’altra.
L’esempio più lampante in questo senso sono Giappone e Cina.
L’oriente, per storia e tradizione, ha usanze molto diverse dalle nostre, anche quando si parla di galateo e interazioni sociali.
Conoscere queste particolarità ci aiuta comprendere meglio queste culture…
E ad evitare gaffe e comportamenti poco delicati in un contesto internazionale.
E dato che domani cade il capodanno lunare, festività-chiave della cultura cinese, partiamo proprio dalla Chinese Etiquette.
Galateo in Cina: valori fondamentali
La Cina per millenni è stata un impero che si reggeva su forme di etichetta molto rituali, dalla corte imperiale alle persone comuni. Anche se il comunismo prima e l’apertura all’occidente poi hanno spazzato via molte tradizioni, rimangono nella società cinese dei valori che riflettono l’eredità del passato.
Il primo di questi è il concetto di faccia (mianzi), intesa come reputazione personale. Coltivare la propria reputazione è un lavoro, e perdere la faccia è il più temuto taboo sociale. Causare a qualcuno – anche involontariamente – la “perdita della faccia” è imperdonabile.
Il secondo valore-chiave è il network (guaxi) ovvero la rete di connessioni e “buoni rapporti” che s’intesse per tutta la vita, e che era fondamentale in una società gerarchicamente organizzata.
Infine, ancora oggi è centrale la cortesia (keqi) i cui ideogrammi letteralmente rappresentano Ke=ospite e Qi=comportamento
Chinese Etiquette: Comunicazione e body language
La lingua cinese ha un’infinità di registri e titoli onorifici che cambiano a seconda che parliamo con un nostro “superiore”, con un parigrado o con un sottoposto. In ogni caso, lo stile di comunicazione è sofisticato e mai diretto.
Esprimere dissenso in maniera chiara è considerato inappropriato…
Una persona cinese difficilmente dirà “No” a una richiesta che non può soddisfare, dirà piuttosto “È difficile…” o qualcosa di simile.
Contraddire qualcuno in pubblico è assolutamente inaccettabile, perché causerebbe la perdita della faccia. Anche in ambito business, eventuali critiche o osservazioni vanno sempre fatte in privato.
Per quanto riguarda invece il body language partiamo sftatando qualche mito.
Contrariamente a quanto crede la maggior parte degli occidentali, l’inchino non è così diffuso in Cina, e si limita a un cenno del capo. Il contatto fisico non è apprezzato, così come sono poco comuni le PDA (public display of affection).
È utile anche sapere che spesso gli orientali nascondono l’imbarazzo ridendo, mentre per noi occidentali generalmente il riso è associato al divertimento. Infine, grande importanza è attribuita alle espressioni degli occhi, che sono usate nella cultura cinese come quelle delle labbra vengono di solito impiegate nelle culture occidentali.
A tavola in Cina: come comportarsi
La tavola cinese è un universo sconfinato…E le differenze con quella occidentale, a partire dagli strumenti usati per mangiare, non potrebbero essere più marcate. Ripassiamo i fondamentali…
- Ovviamente si usano le bacchette. I bastoncini vanno sempre tenuti insieme, nella mano destra, oppure appoggiati in orizzontale sopra la coppa del riso. A fine pasto si riappoggiano sul loro supporto in ceramica, sul tavolo. Mai piantarli nel riso, mai sfregarli, incrociarli, usarli per indicare o per servirsi dal piatto comune
- Le portate arrivano a tavola tutte insieme e sono condivise. Ognuno avrà però la propria ciotola per il riso e la tazza per il té. Attenzione: non si prende mai l’ultimo pezzo di cibo dai piatti comuni! Avanzare qualcosina è segno che il pasto era abbondante
- Se qualche chicco di riso cade sulla tovaglia non è un dramma, anzi! Nella cultura cinese, una tovaglia immacolata a fine cena vuol dire che gli ospiti non si sono goduti il pasto. Più confusione rimane sulla tavola, maggiore sarà l’apprezzamento dimostrato
- Battere con due dita della mano destra sul tavolo è il tradizionale ringraziamento per chi ci sta versando il tè
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Foto di apertura Annie Spratt via @Unspash Foto interne di: Annie Spratt, Fresh Connection, Krista Stucchio, Eggy Goutza sempre da @Unsplash