La mia amica Leonora mi ha mandato questo video: un behind the scenes, che non vorresti mai vedere, della collezione di Alexander Wang per H&M.
Le immagini parlano da sole. E ogni commento a me pare superfluo.
Solo tre considerazioni a margine.
1. Ci siamo indignati tanto per le oche di Moncler. E per questo non si scandalizza nessuno?
2. Queste collaborazioni con i designer hanno fatto il loro tempo.
Se potevano essere innovative nel 2004, quando Karl Lagerfeld debuttò col low cost, oggi sono solo specchietti per le allodole, per attirare il genere peggiore di clientela.
3. H&M ha già querelato il blog che ha prodotto il video.
E ha sfornato il classico “comunicato-standard”, un must-have in queste occasioni: “ Tutti i nostri terzisti firmano un contratto, nel quale si impegnano a rispettare il nostro codice etico”.
Peccato però che poi questi terzisti sub-appaltino il lavoro a gente il codice etico non sa neanche dove stia di casa.
Morale della favola: i marchi di moda, se vogliono essere credibili, devono riprendere il controllo della filiera.
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AGGIORNAMENTO DEL 8/11
Purtroppo, il video che riprendeva le fabbriche indiane in cui i bambini cucivano la collezione di Alexander Wang per H&M è stato rimosso, su esplicita richiesta dei legali di H&M che si riservano di procedere legalmente contro DandyDiary per danno d’immagine.
Peccato che nessuno ne abbia parlato.