Bon ton del fumo

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Quali sono le regole da seguire in un contesto sociale per chi fuma? Esiste un bon ton del fumo? Ovviamente la risposta è sì, e le regole fanno capo al principio base di tutto il galateo, ovvero mettere gli altri a proprio agio. 

Partiamo da una constatazione di base: al fumo di sigaretta, oggi, è associato uno stigma sociale fortissimo. Senza toccare l’aspetto salutistico (del quale siamo tutti a conoscenza), quello che qui mi preme sottolineare è che, oggi, una “bionda” tra le dita è un dettaglio che non giova all’immagine di nessuno.

Una volta – nemmeno troppi anni fa – fumare poteva essere un vezzo, un dettaglio di stile da femme fatale o da gran viveur. Oggi, anni e anni di campagne anti-fumo hanno definitivamente cancellato questa immagine.

Naturalmente ciascuno ha i propri vizi (e per fortuna, mi viene da dire, se no sai che noia). 

Tuttavia, proprio per l’immagine negativa che il fumo si porta appresso, è necessario essere extra-cauti se siamo dei fumatori abituali o se occasionalmente decidiamo di concederci una sigaretta. 

Bon ton del fumo: un po’ di storia

Un tempo, a differenza di quanto accade oggi, fumare era considerato un dettaglio di stile. Marlene Dietrich sosteneva che il tabacco l’aiutasse a mantenersi in salute (??) e Coco Chanel aveva perennemente una sigaretta tra le labbra mentre drappeggiava i tessuti sulle mannequin nell’atelier di Rue Cambon.

Tuttavia, per le signore, è sempre stato sconveniente fumare per la strada, perché era ritenuto un comportamento tipico delle prostitute.

Offrire una sigaretta era un gesto molto comune per rompere il ghiaccio. E anche qui esistevano delle regole: i signori erano tenuti a porgere fiamma alle signore, prima di accendere; mentre le signore dovevano accendere la propria sigaretta e solo dopo passare l’accendino o i fiammiferi (spenti) a un eventuale accompagnatore.

Bon ton del fumo in ambito sociale

Oggi, le cose sono decisamente cambiate.

Se si è invitati è cortese non fumare in casa, anche se vi dicono che non c’è problema. Solo se è il padrone di casa che per primo si accende una sigaretta, ci potremo unire a lui/lei. Anche in terrazza o in giardino, è gentile non dare nulla per scontato, e chiedere a chi ci sta accanto se il fumo dà fastidio. 

Non si fuma mai a tavola, né tantomeno ci si alza prima che il pasto sia finito per andare a fumare. 

Al di fuori delle abitazioni private, sarebbe meglio non fumare in mezzo alla folla. Se fumate, è indispensabile fare attenzione alla brace della sigaretta, che potrebbe ad esempio volare sui vestiti di qualcuno rovinandoli. 

Attenzione anche a non espirare mai il fumo addosso alle persone: è un gesto aggressivo e volgare (oltre che francamente disgustoso).

Una considerazione particolare meritano i mozziconi di sigaretta, che vanno sempre spenti ma mai lasciati in giro dove capita. MAI spegnere i mozziconi nei vasi di fiori, nel piattino del caffè al bar o, peggio, gettarli a terra. Cercate un posacenere, utilizzate un cestino della spazzatura o, ancora meglio, comprate uno di quei posacenere da tasca che costano pochi euro e evitano tanti atti incivili

Scontato, ma non troppo: i divieti di fumo presenti nei luoghi pubblici vanno sempre rispettati.

Fumo e luogo di lavoro: come comportarsi

La premessa è che sul luogo di lavoro non si dovrebbe fumare. Non è una questione moralista, legata a ramanzine sulla salute, ma di professionalità e rispetto per il motivo per cui si è in quel  luogo, cioè svolgere il proprio lavoro. 

Detto ciò, ovviamente per chi fuma è difficile passare otto ore senza accendere una sigaretta, ma è possibile concedersi qualche boccata in modo discreto e senza nuocere agli altri.

Prima cosa per fumare vanno rispettate le pause prestabilite, ad esempio quella di metà mattina e la pausa pranzo. La sigaretta non deve essere una scusa per moltiplicare all’infinito le pause. 

Quando uscite per fumare attenzione anche a DOVE lo fate: sempre più aziende stanno approntando aree dedicate in zone defilate, dove vengono posizionati anche i posacenere. 

Ma se quest’area sul vostro posto di lavoro ancora non esiste, non sostate davanti al portone. Spostarvi due passi più in là, cercate un luogo ad hoc, fingete di fare una telefonata o di guardare una vetrina. Un capannello di fumatori fuori dal portone non giova all’immagine di nessuna azienda o ufficio.

Se poi sul  lavoro dovete indossare una divisa (per esempio perché lavorate nella ristorazione o nel retail) vi invito a fare particolare attenzione prima di accendere la sigaretta. Perché, quando fumate in divisa, state creando un’inevitabile associazione tra il marchio che rappresentate e le “bionde”, associazione che potrebbe non risultare gradita.

Naturalmente, in alcuni ambienti lavorativi, la situazione è più flessibile, e ci sono uffici dove pare che le decisioni chiave vengano prese inevitabilmente durante le pause sigaretta… ricordiamo allora che l’arte del bon ton prevede proprio la capacità naturale di vivere le regole del galateo adattandosi al contesto

Ultimo appunto: quanto detto fin qui vale anche per le sigarette elettroniche. Apparentemente più tollerata, la sigaretta elettronica va considerata esattamente come quella classica, senza “sconti”. Non si “vaporizza” negli spazi chiusi e anche all’aperto si chiede sempre se dà fastidio a qualcuno nelle vicinanze. 

Galateo minimo del fumo per non fumatori

Spendo due parole anche sui non fumatori, con un pensiero speciale per gli ex-fumatori, e per tutti i nemici acerrimi della sigaretta.

Essere dalla parte “del giusto” (perché sì, ormai l’hanno capito pure i sassi che fumare fa male) NON vi autorizza ad assumere il ruolo dei moralizzatori.

Se gli altri vogliono fumare sono affari loro.  

Vietate quindi le ramanzine su quali siano i danni da fumo, i suggerimenti (non richiesti) su come abbandonare il vizio e i gesti plateali come sventolare la mano davanti al viso o abuffare alzando gli occhi al cielo quando il nostro vicino di tavolo, in un ristorante all’aperto che consente le sigarette, decide di accendersene una.

Gentilezza, rispetto e tolleranza sono richiesti a tutti in egual misura. Se proprio il fumo non lo tollerate, scegliete luoghi dov’è vietato fumare.

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