Diritto di tappo o Corkage fee: di cosa stiamo parlando? Si sa: noi italiani siamo molto recettivi quando si tratta di mode che arrivano dagli Stati Uniti. Questa volta però potrebbe trattarsi di una moda utile.
Il Corkage fee, infatti, è la regola seconda la quale puoi portare la tua bottiglia di vino al ristorante e fartela servire durante il pasto. Vi sembra una cafonata da tirchi? Per alcuni sì: soprattutto per i ristoratori, che normalmente fanno ricarichi assurdi sugli alcolici. Al contrario, io la vedo come la soluzione ideale per chi possiede una cantina di tutto rispetto ma non è in grado di produrre da sé menù altrettanto prestigiosi. Siete curiosi? In questo articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere sul Diritto di tappo.

Corkage fee: cos’è e come funziona
Nato in California per contrastare i rincari elevati sui vini nei ristoranti, il diritto di tappo è ormai popolare negli Stati Uniti e si sta facendo strada anche in Europa, inclusa l’Italia. In cosa consiste? Sostanzialmente nella possibilità di portare al ristorante la propria bottiglia di vino (chiusa, ovviamente) e nel farsela servire durante la cena. Si tratta di un servizio gratuito? Assolutamente no.
In U.S.A la tariffa cambia a seconda della città e del livello del ristorante in cui richiedi il servizio. Non esistono delle cifre prestabilite ma il costo varia dai 15 dollari, fino agli 85 dollari come nel caso del Jean Georges a Manhattan (comunque un affare, se rapportato al prezzo dei vini di questo locale).
In Italia l’usanza del Corkage fee si è diffusa relativamente da poco. Non tutti i ristoranti aderiscono all’iniziativa, anche se tecnicamente portare il proprio vino non sarebbe illegale. In qualsiasi caso, i costi variano dai 5 ai 20 euro.
In definitiva, il Diritto di tappo serve per permettere al cliente di poter avere una scelta più ampia di vini che vada oltre i confini della lista presente nel ristorante e, permette al ristoratore di aumentare le presenze nel suo locale, bilanciando la perdita della mancata consumazione di un vino della propria carta.

Diritto di tappo: le regole di galateo da seguire
Onde evitare di sembrare dei T-rex dalle braccia corte, è necessario applicare il Diritto di tappo seguendo delle semplici regole di galateo:
1. Contattare prima il ristoratore per verificare la disponibilità del servizio
Prima di presentarsi al locale con una bottiglia in mano, pretendendo che ci venga servito, è preferibile chiamare per concordare il servizio.
2. Informarsi in anticipo sulla tariffa
Una regola non scritta prevede che il costo del servizio di Diritto di tappo corrisponda al prezzo della bottiglia meno cara presente nella carta dei vini. Tuttavia, meglio informarsi in anticipo: potrebbe succedere che la cifra superi in valore quello della nostra bottiglia. Un modo per evitare brutte sorprese.
3. Non portare mai un vino scadente
Mi sembra una regola ovvia ma meglio fare chiarezza: chi si avvale del Corkage fee lo fa perché vuole degustare una bottiglia pregiata con un menù adeguato. Il vino scadente riserviamolo per le grigliate estive.
4. Non portare una bottiglia che è già presente nella carta dei vini del ristorante
Va bene che i rincari sugli alcolici nella ristorazione sfiorano i limiti della decenza, ma non si può portare una bottiglia che sappiamo essere già presente nella selezione della cantina del ristorante. Sarebbe un modo come un altro per farci scambiare per degli spilorci.
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