Come fare un brindisi perfetto? Il rito festivo del brindisi ha origini antichissime con un forte significato propiziatorio. Inoltre, è considerato l’apice dei momenti conviviali specie se si brinda in contesti formali, come può succedere durante le festività natalizie o in altre occasioni speciali come compleanni, lauree e matrimoni. Abbiamo già parlato delle regole di galateo del brindisi, qui approfondiamo l’argomento rispondendo alle domande su cinque casi particolari.
1. Come fare il brindisi se sono astemio?
Un antico detto marinaro dice che “chi brinda con l’acqua muore per annegamento”; inoltre, nell’antica Grecia si brindava con l’acqua esclusivamente durante i funerali. Insomma, quando si tratta di brindisi chi è astemio si trova sempre in una posizione piuttosto scomoda. Per fortuna il galateo della tavola non ascolta tradizioni e superstizioni ma solo il buon senso. E il buon senso ci dice che nell’epoca moderna sono sempre più numerose le persone che decidono di rinunciare a bere alcolici. Quindi come rendere il brindisi un momento inclusivo? Abbiamo diverse alternative:
· Riempire il bicchiere con una bevanda alternativa. Puoi optare per succo di frutta o una bibita analcolica. L’importante è che il bicchiere sia pieno poiché, secondo il galateo, non si brinda mai con il bicchiere vuoto.
· Sollevare il bicchiere senza bere. Non è obbligatorio sorseggiare. Il semplice gesto di alzare il bicchiere è sufficiente per partecipare al rituale.
· Essere discreti. Sei a dieta, incinta, hai fatto un voto… non importa. Non è necessario spiegare le proprie ragioni a tutti i presenti. E speriamo che gli astanti siano altrettanto educati da non chiedere.
2. Come mi devo comportare se si brinda a me?
Può accadere che noi stessi siamo i destinatari del brindisi. Non ci sono tante regole da seguire, l’importante è prestare attenzione a chi sta parlando dando segno del nostro coinvolgimento.
Infine, secondo il galateo non si brinda mai a se stessi: si rimane seduti, si ringrazia e solo quando tutti hanno bevuto e appoggiato il proprio bicchiere sul tavolo possiamo bere anche noi.
3. Cosa cambia tra brindisi a tavola e in piedi?
Qualsiasi sia il contesto, il brindisi è un momento di celebrazione conviviale che richiede la partecipazione di tutti i presenti.
Il brindisi a tavola è generalmente più formale. È comune durante pranzi o cene organizzati, come eventi aziendali, cene di gala, matrimoni o celebrazioni ufficiali. Chi pronuncia il brindisi si alza in piedi e pronuncia qualche frase concisa che spiega il motivo per cui si sta brindando e a chi è rivolto il brindisi. Successivamente tutti i commensali alzano i calici e bevono.
Il brindisi in piedi è meno formale e più adatto a situazioni dinamiche, come cocktail party, aperitivi o feste. In alcuni casi, però, può diventare molto solenne, come nei matrimoni o negli eventi istituzionali, soprattutto quando sottolinea un discorso o una celebrazione. In questo caso tutti i presenti si avvicinano a chi sta pronunciando il brindisi, ascolta, alza il proprio bicchiere e poi beve.
4. Come fare se devo celebrare io un brindisi?
Secondo il galateo della tavola, il primo brindisi va sempre al padrone di casa o a chi presiede l’evento. Successivamente è possibile che anche gli altri partecipino con altri brindisi. Se si ha il compito di proporre un brindisi è importante seguire questi consigli:
· Preparati brevemente. Anche se il brindisi deve sembrare spontaneo, un minimo di preparazione aiuta a renderlo fluido.
· Attendi il silenzio. Dopo esserti alzato in piedi (se siete seduti a tavola) e aver annunciato il brindisi assicurati che tutti abbiano la loro attenzione rivolta a te prima di iniziare. Non si tintinna mai la posata sul bicchiere: rischiereste di romperlo.
· Tieni il discorso breve e chiaro. In alcune nazioni come la Svezia, i brindisi sono piuttosto articolati e possono durare diversi minuti. In Italia ci limitiamo a qualche frase breve e concisa, come già detto.
· Alla fine non dire “cin-cin”. Sì, è proprio così “cin-cin” non si dice. Perché? Ne ho parlato su YouTube spiegando i motivi storici. Cosa dire in alternativa? Espressioni come “alla salute!”, “al festeggiato!”, o “ai nostri ospiti!” sono perfette per chiudere il discorso.
5. Far tintinnare i calici: perché lo fanno tutti e come farlo “meglio”?
Il gesto di far tintinnare i calici ha origini antiche e simboliche. Tuttavia, secondo il galateo contemporaneo i bicchieri non dovrebbero mai toccarsi durante un brindisi. Perché? Anche di questo ho parlato su YouTube; qui dirò semplicemente che il rischio è di rompere o scheggiare i calici.
Già vi sento, “però lo fanno tutti” e “che faccio se qualcuno vuole far tintinnare il calice con me”. Ecco in questo caso è inutile sperticarsi in spiegazioni e lezioni di etiquette. Facciamolo e basta, però avendo cura di far toccare le “pance” invece che i bordi dei bicchieri. In questo modo limiteremo la probabilità di rottura del vetro.
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