Il galateo della tavola è uno degli argomenti più complessi e stratificati del galateo, che conosce infinite variazioni nei diversi paesi e che si lega strettamente a tanti altri temi come la gastronomia, la socialità e le convivialità.

Di certo, sedere a tavola in alcune occasioni ha un importante valore simbolico, ed è proprio in queste circostanze che emerge una domanda che ricevo di frequente: “Ma a tavola, chi si serve per primo?”.
L’idea che ci siano degli ospiti da onorare, servendo loro prima degli altri, è abbastanza diffusa…
ma su come procedere poi c’è un po’ di incertezza, quando si tratta di passare alla pratica.
Niente paura: in questo articolo, esploreremo le regole principali per determinare l’ordine delle precedenze del servizio a tavola.

Chi servire per primo nelle occasioni informali

Anche se si è seduti allo stesso tavolo e non si dispone di personale, la regola di base è che si servono prima le signore e poi i signori (sì, il galateo è sessista, ne abbiamo già parlato qui)

Quindi, anche nell’informalissimo “family style service” in cui è la padrona di casa, direttamente in tavola, a porzionare il cibo nei piatti per tutti i commensali, si partirà sempre dalle signore presenti, a partire dalla più “importante” o “grande”. La padrona di casa servirà se stessa per ultima tra le signore; dopo di che passerà a servire i signori, sempre dal più al meno importante, terminando col padrone di casa.

Attenzione: solo dopo che tutti sono stati serviti, la padrona di casa darà inizio al pasto e quindi anche tutti gli altri commensali potranno attaccare le loro pietanze.

Galateo della tavola per il servizio nelle occasioni formali

Anche se non viviamo a Downton Abbey le cene più formali richiedono un’attenzione particolare all’ordine di servizio, seguendo un protocollo ben definito.
In queste occasioni speciali il servizio potrebbe svolgersi secondo questo ordine.

1. Bambini: tradizionalmente, i bambini non hanno posto a una tavola formale, e non per cattiveria. Semplicemente un banchetto di diverse portate risulta per loro una vera e propria tortura, per non parlare dei genitori, che non possono godersi il pranzo in santa pace ma devono trasformarsi in imbonitori per tenere i pupi tranquilli. Quindi, il mio primo consiglio è: non fate partecipare i bambini a pranzi formali, loro vi ringrazieranno e la vostra salute mentale pure.
   Se è necessario per qualche ragione che i piccoli siano presenti (per esempio è il compleanno del nonno o qualche altra ricorrenza familiare), suggerisco di collocarli in un tavolo a parte. Se nemmeno questo è possibile, e i piccoli sono seduti coi grandi, i bambini verranno serviti per primi, spesso con pietanze appositamente preparate per loro, e una volta terminato il loro pranzo saranno liberi di lasciare la tavola. Anche questo per tutelare la sanità mentale di tutti.

Dopo questa premessa sui bimbi, passiamo invece all’ordine di servizio in senso più tradizionale

2. Se c’è un festeggiato o un Ospite d’Onore ovviamente è questa persona – indipendentemente dal genere –  che sarà servita per prima. A seconda che sia un signore o una signora, questa persona sarà seduta alla destra di uno dei padroni di casa.

3. Gli appartenenti al clero, a prescindere dal loro rango nelle gerarchie ecclesiastiche, hanno la precedenza sui “secolari” ovvero su noi comuni mortali. Vengono quindi serviti subito dopo l’ospite d’onore, prima delle signore.

4. Dopo il clero, vengono servite le signore, anche qui in ordine di importanza… la signora di ranking maggiore solitamente siede alla destra del padrone di casa o ospite della cena. Per ultima viene servita la padrona di casa

5. Signori: per ultimi, si servono i signori, iniziando dal più importante o anziano che dovrebbe sedere sempre alla destra della padrona di casa e terminando col padrone di casa.
Va da sè che un protocollo così dettagliato viene seguito solo in occasioni particolarmente rilevanti… Una buona alternativa, per evitare eccessive complicazioni, è servire prima le signore, cominciando dalla più importante e procedendo in senso orario intorno al tavolo, e poi i signori, con la stessa logica.

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