Galateo della Toilette

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Sono ben cosciente che esistono temi più aulici che avrei potuto trattare.
Eppure, avendo lavorato per tanti anni in grandi uffici e frequentando treni, teatri e ristoranti regolarmente, sento tanto la mancanza di un Galateo della Toilette.

Qualche esempio:
Capelli lasciati sui bordi del lavandino.
Disgustose goccioline sulla tavoletta.
Laghi di acqua saponata con cui macchiarsi a tradimento…

Chi non si è mai trovato di fronte a uno di questi orrori?
Un po’ di bon ton del bagno (condiviso) mi pare assolutamente necessario.
le toilette del ritz di LondraE quindi via: ecco le regole di buona educazione per rendere più gradevole un’esperienza che per quanto prosaica, è impossibile da evitare e ci accomuna tutti.

Galateo della Toilette: cosa fare

due lavandini gemelli su una parete di piastrelle rosa

  • Chiudere a chiave la porta: sembra banale, ma evidentemente non lo è, a giudicare dal numero di signore che mi è toccato vedere mentre erano sedute sul wc
  • Ripulire o abbassare la tavoletta con un pezzettino di carta igienica, una volta “fatto”
  • Il coperchio del WC si abbassa nelle case private, per non lasciare la tazza in vista. Tuttavia, nei bagni condivisi è bene lascialo alzato, per non obbligare chi viene dopo di noi a toccarlo
  • Usare lo sciacquone, senza parsimonia. E suggerisco di controllare, dopo, che nella tazza non siano rimasti residui di alcun genere. Nel caso, usare lo scopino e tirare nuovamente l’acqua
  • Lavarsi sempre le mani dopo aver usato la toilette, e asciugare le eventuali gocce che abbiamo lasciato sul piano del lavabo

un bagno di design rosa e nero

  • Assicurarsi di avere chiuso bene l’acqua: i rubinetti che sgocciolano sono fastidiosi, e l’acqua comunque non va sprecata
  • Buttare gli asciugamani usati nel cestino apposito (e non nel wc, o per terra a caso)
  • Lavarsi i denti è un’ottima abitudine, ma andrebbe fatto in privato. Mi rendo conto che non sempre è possibile, visto che molti uffici hanno i lavandini solo in una zona open… Ma se potete scegliere, occupatevi della vostra igiene orale a porte chiuse
  • Gli orinatoi sono una cosa che detesto, ma che vi devo dire: ancora ne esistono. Per fortuna non sono un maschio. Comunque: il galateo dice che se una postazione è occupata, bisogna posizionarsi il più lontano possibile, per favorire la privacy
  • Lasciare la porta leggermente aperta quando si esce: in questo modo diventa più facile per chi arriva dopo individuare le toilette libere

Galateo della Toilette: cosa NON fare

delle toilette pubbliche nei toni dell'azzurro e del verde

  • Non bussare può sembrare contraddittorio, ma nei bagni non si bussa: si spinge la porta per vedere se lo stall è libero. Il motivo è che la bussata potrebbe far sentire a disagio a chi sta eventualmente occupando il bagno…
  • Non insistere se un bagno è chiuso a chiave, è evidentemente occupato. Evitiamo quindi di mettere pressione a chi sta dentro, tentando ripetutamente ad aprire la porta (tanto non renderà le cose più veloci). Nel caso, informiamoci con il personale di servizio, dal momento che alcuni locali richiedono che la chiave della toilette venga chiesta alla cassa (una pratica che detesto, ma vabé)
  • Non parlare da una toilette all’altra: davvero esiste qualcosa di così urgente da comunicare?
  • Non lasciare la tavoletta alzata

un bagno azzurro e bianco

  • Evitare di spettegolare le toilette sono una specie di zona franca degli uffici, dove spesso ci si lascia andare a qualche confidenza. Ecco, attenzione perché non si sa mai chi potrebbe esserci dietro a quella porta chiusa…
  • Non finire la carta igienica: se il rotolo sta per terminare, lasciatene almeno un paio di strappi per chi verrà dopo
  • Vietato ignorare i problemi la carta igienica sta terminando? Lo scarico di un lavandino si sta intasando? In ogni caso, ditelo all’office manager (o al gestore del locale, o al capotreno…)
  • Non indugiare  nei luoghi dove c’è una fila per la toilette (cioè, per le signore, sempre, nei musei, negli aeroporti e a al cinema/teatro) è un segno di attenzione verso gli altri
  • Non lasciare segni del proprio passaggio  e non mi riferisco ovviamente (solo) alle scritte sui muri, che fanno subito gita del liceo. Massima attenzione non solo allo sciacquone, e alle gocce, ma anche a non lasciare capelli o tracce di make up nel lavandinodei bagni decorati da un murals con fenicottero

Ti è piaciuto questo post? Hai altri suggerimenti per un galateo dei bagni? Raccontameli sulla mia pagina Facebook oppure su IG.

Se ti interessa il galateo contemporaneo, puoi anche dare un’occhiata ai miei corsi, qui

 

Le prime tre foto di questo articolo sono tratte da Tatler (che a sua volta le ha prese da IG)
mentre altre vengono da Google.

Questo articolo ha 6 commenti

  1. Barbara

    Grazie a te ho conferma di essermi sempre comportata correttamente. Avrò il Bon ton pop inside?

  2. Lisa

    Ciao! Sito particolarmente interessante, Elisa brava! Ho un dubbio, in un ristorante (che sia stellato o alla mano ), qual è la formula corretta per domandare dove sia il bagno? Si usa “servizi” o “toilette”? Grazie! Lisa

    1. Elisa

      Parlerei di toilette in italiano, la parola inglese invece è loo o washroom

  3. Clizia

    Queste “semplici” (non per tutti) regole, andrebbero riportate a caratteri cubitali nei Regolamenti aziendali! Quante mani non lavate che mi fanno senso! E quanti bagni sporchi ho visto, che nemmeno a casa mia mi verrebbe in mente di lasciare in quello stato penoso! Indirizzerò tutti quelli che conosco al tuo blog! Salviamo il mondo dalla maleducazione!

    1. Elisa

      Eh, lo so…

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