In questi giorni (finalmente) è tutto un gran parlare di”Fase 2″. Non è ancora chiaro cosa si potrà fare, dove si potrà andare quando finalmente potremo uscire di casa …
Ma una cosa è evidente: niente sarà più come prima.
Come cambierà il galateo dopo il Coronavirus? Ne abbiamo discusso anche durante l’Online Bon Ton Masterclass dello scorso weekend. Come ci saluteremo? Diventerà scortese tendere la mano? E nelle occasioni sociali, come ci comporteremo?
Risposte certe ovviamente non ce ne sono.
Ma io qualche idea ho cominciato a farmela…
Bon Ton dei Saluti nell’era post-Covid
Quando finalmente potremo andare in giro, dovremo ripensare attentamente a come salutiamo le persone. Baci, abbracci e strette di mano saranno sicuramente da evitare per un bel po’ di tempo.
Nelle prime fasi dell’epidemia, per evitare il contatto delle mani, alcuni hanno pensato di porgersi i gomiti. A mio avviso, niente di più sbagliato: per sfiorarci il gomito ci avvicinamo all’altro ben più che per una stretta di mano a braccio esteso. Si tratta quindi di un evidente controsenso.
A inizio Marzo abbiamo visto Carlo d’Inghilterra salutare alcuni ospiti con il Namasté indiano, e secondo me il principe di Galles (che pure pochi giorni dopo si è ammalato) indica una strada giustissima. Io sono da sempre una fan degli inchini orientali e penso che adotterò il Wai Thailandese… Per imparare come si fa, guarda questo video 🙂
Presentazioni & strette di mano dopo il Coronavirus
La stretta di mano, nelle culture occidentali, è parte integrante dei rituali di accesso. E rifiutare una mano tesa è sempre stato considerato molto scortese… Ma credo che nel prossimo futuro questo cambierà radicalmente.
Almeno nei primi tempi, sarà preferibile non estendere la mano per evitare di trovarsi in impasse come queste. Durante le presentazioni quindi, teniamo tranquillamente le mani lungo i fianchi ed evitiamo di iniziare una stretta di mano.
Ma cosa fare se l’altro estende la mano e noi ci sentiamo a disagio nell’accettarla?
Innanzitutto sorridiamo e manteniamo il contatto visivo. Quindi confessiamo il nostro (legittimo) disagio usando però parole positive, come “Grazie, ma preferirei evitare per maggiore sicurezza”. Come gestualità, possiamo adottare un trucco “rubato” alle signore musulmane (che, se sono strettamente osservanti, non possono stringere la mano a persone del sesso opposto). Quando qualche occidentale incauto estende la mano durante le presentazioni, le ho viste portarsi la mano destra sul cuore e chinare il capo in segno di rispetto.
Distanziamento sociale dopo l’epidemia
Per chissà quanto tempo d’ora in avanti, saremo tenuti ad aumentare decisamente le distanze interpersonali. Un compito non sempre facile per noi Italiani, che per tradizione e cultura amiamo la convivialità e il contatto fisico.
Penso che molti l’abbiano già toccato con mano: basta uscire a fare la spesa per accorgersi che il famoso metro di distanza non è sempre rispettato.
Come chiedere dunque alle persone di mantenere le distanze appropriate?
Per evitare di suonare sgarbati o offensivi, facciamo attenzione al tono, alle espressioni facciali e giochiamo sull’empatia sottolineando come la distanza porta un beneficio per entrambi.
Quindi, con un bel sorriso e parlando con voce calma e amichevole, diciamo qualcosa tipo:
“Per favore, può gentilmente restare un po’ più distante? Saremo tutti più al sicuro. Grazie”.
Ospitalità nell’era post-Covid
Ancora un paio di considerazioni. Prima del Coronavirus le regole del bon ton reputavano molto maleducato arrivare a casa di qualcuno e chiedere subito della toilette. Mentre chiedere agli ospiti di togliersi le scarpe non era proprio previsto (in quanto il piede scalzo è considerato massimamente informale).
Anche queste usanze sono destinate cambiare rapidamente.
Quando finalmente potremo di nuovo andare a casa dei nostri amici, oppure invitarli a cena, lavarsi le mani appena arrivati diventerà un segno di rispetto e di buona educazione.
Così come suppongo diventerà sempre più frequente la richiesta di lasciare le scarpe all’ingresso: cominciamo dunque ad attrezzarci. Penso che diventerà indispensabile (almeno all’inizio) prevedere un posto dove sedersi comodamente mentre si tolgono le scarpe, e offrire ai nostri ospiti delle pantofole di cortesia (come già accade in tutte le case giapponesi).
E tu cosa ne pensi? Cosa cambierà nelle cortesie sociali dopo il Covid?
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Foto di copertina: Anna Shvets @Pexels altre foto:@samuiholiday, fauxels @pexels,cottonbro @pexles, Anna Shvets @Pexels
Questo articolo ha un commento
riguardo le scarpe.
ho acquistato una scatola di copricalzature, tipo le soprascarpe in ospedale, chiedo agli ospiti di indossarle: possono mantenere il confort e l’altezza coi quali sono arrivati ;D