Galateo del Picnic: chi ben comincia…
Come sempre, se si parte preparati si è già fatto metà del lavoro. E la preparazione di un picnic richiede qualche accortezza particolare. Per esempio
- Preferiremo pietanze facili da mangiare con le mani e poco sporchevoli ( per esempio tramezzini, torte salate ripiene di verdure, verdure già tagliate – magari da accompagnare ad hummus – uova sode, macedonie o spiedini di frutta…)
- Il cibo deve arrivare al picnic già pronto per essere consumato (per es. se c’è un’insalata, sarà già condita, in una ciotola con coperchio) ed essere naturalmente sufficiente per tutti.
Anche con le bevande è sempre meglio abbondare! - Importante non dimenticare coperte con fondo cerato, repellente per insetti, crema solare e qualche gioco per passare il tempo (a seconda dei gusti andranno benissimo un pallone, un mazzo di carte, una chitarra…)
- A un picnic nessuno si aspetta candelabri d’argento o i calici di cristallo, ma preferiamo i piatti di latta a quelli di plastica (sono anche più ecologici!), le posate di legno a quelle di plastica e via dicendo. I tovaglioli di carta non sono mai troppi.
- Portiamo sempre con noi diversi sacchetti dove riporre i rifiuti, opportunamente differenziati
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Il picnic è in genere un evento informale: dunque se veniamo invitati a un’occasione simile, è normalissimo chiedere come possiamo contribuire
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Se ci sono persone più grandi oppure con mobilità ridotta, un paio di sdraio possono essere un valido aiuto per chi ha difficoltà a sedere sul terreno
Galateo del picnic: come sedersi sul prato
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Per sedere sul prato, le signore possono sedere “alla giapponese” con i talloni sotto il sedere, e possono variare la posa tenendo le gambe ripiegate dietro di sé o di lato
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I signori possono sedere con una gamba ripiegata al petto e l’altra sul prato, oppure a gambe incrociate all’indiana
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Mai puntare i piedi verso il cibo
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Quando di siede sulla coperta, soprattutto se funge anche da tovaglia, è assolutamente opportuno togliere le scarpe e lasciarle sul prato
Bon ton della tavola… Al picnic!
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Ovviamente a un picnic si mangia con le mani e in maniera molto casual… ma questo non vuol dire mangiare come selvaggi.
Prepariamo i sandwich già tagliati a metà o in terzi, per renderli più maneggevoli; facciamo sempre bocconi piccoli e teniamo una salvietta a portata di mano. -
Evitiamo le lattine (specie per le bevande dolci che attirano gli insetti). Il rischio di trovare un ospite indesiderato nel nostro drink all’aperto è concreto
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Vietatissimo lasciare rifiuti in giro: qui torneranno utili i sacchetti di cui abbiamo parlato sopra
Dress Code del Picnic
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L’abbigliamento deve essere funzionale (il che non vuol dire per forza sportivo né tanto meno sciatto!)
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Meglio indossare scarpe facili da mettere/togliere
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NO ai tacchi e alle alle gonne corte/strette: per ovvi motivi, quando si siede per terra, sarà meglio avere delle gonne generose oppure indossare i pantaloni
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Un cappello, sia per lui e che per lei, oltre a essere utile a ripararsi dal sole è anche un accessorio scenografico per le foto 🙂
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Un altro accessorio rétro, ma utile e bello in foto è l’ombrellino di carta, che vi assegnerà lo scettro di regina del picnic
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Un maglioncino extra, o un kway, possono essere dei salvavita se il tempo dovesse peggiorare improvvisamente
bon ton news
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Galateo del Picnic: altre considerazioni
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Quando approntiamo il nostro picnic, scegliamo un posto che accontenti tutti: un po’ di sole e un po’ d’ombra, idealmente sotto un albero,
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“Delimitiamo” l’area prescelta sedendoci/disponendo le nostre cose in un ipotetico cerchio
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Se siamo in un luogo popolare per i picnic e ci sono altre persone che fanno il picnic, disponiamoci a una distanza di cortesia dagli altri gitanti
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Se ascoltiamo musica, facciamolo sempre a un volume discreto, scegliendo melodie poco invadenti
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Attenzione ai bambini: ovviamente si sentiranno liberi ed è giusto che sia così ma i loro giochi e schiamazzi non devono arrecare disturbo agli altri
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Giocare a palla è possibile solo in ampi spazi, dove non c’è rischio di far finire il pallone nel piatto (o in faccia) a qualcun altro
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Se ci portiamo il cane, teniamolo d’occhio. Non possiamo permettergli di scavare il tunnel del San Gottardo mentre noi siamo impegnati con le parole crociate, o permettergli di andare a elemosinare bocconcini dagli altri picniquers. Ovviamente, come sempre, dove il cane sporca il padrone raccoglie, immediatamente.
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Questo articolo ha 3 commenti
Consigli preziosi come sempre per godere appieno delle occasioni conviviali con eleganza e savoir faire. Grazie
Grazie Marisa 🙂
Pingback: Galateo in spiaggia: vademecum del bon ton al mare · Elisa Motterle