Natale, ovvero: gioia, lunghe giornate in famiglia, cene e pranzi con amici e parenti.
E poi regali.
Ma soprattutto regali brutti.
Si dice che “conta il pensiero” ma quanti di noi davanti al pacchetto scartato hanno pensato “ma cosa ti è passato per la mente?” o anche “forse era meglio che non mi pensavi e basta”.
Ho parlato diffusamente dell’etiquette dei regali per Natale e non (se vuoi approfondire leggi qui e qui),ma in questo articolo diamo voce alle vostre storie.
Niente di meglio dell’esperienza concreta per dimostrare che, quando si tratta di regali di Natale, solo il galateo può salvarti dall’ennesima horror story.
Regali di natale brutti: il pensiero conta, eccome
Quando si tratta di fare regali azzeccati, il pensiero conta. Eccome.
Che si tratti di un dono costoso o meno non importa. Meglio scegliere qualcosa di economico ma che rispecchi i gusti, la personalità e i desideri di chi lo riceve, che spendere molti soldi per qualcosa che non verrà mai apprezzato a pieno.
Su questo argomento, racconto spesso la mia personale horror story.
Quando eravamo fidanzati da poco, Marito si presentò il giorno di Natale con un grande pacco: io pensavo si trattasse della borsa di Miu Miu (a proposito della quale mandavo subliminali messaggi, più o meno velati, ormai da mesi) e invece con mio grande stupore mi sono ritrovata tra le mani…
una ipertecnologica e costosissima pentola a pressione.
Ero talmente costernata che non ho potuto fare a meno di chiedere spiegazioni, e la risposta è stata
“Ti lamentavi spesso che la tua pentola a pressione per cuocere la pappa al cane fosse rotta, ho pensato di regalartene una nuova”.
Alexis Carrel diceva “Poca osservazione e molto ragionamento conducono all’errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità”: questa massima è valida per la ricerca scientifica ma anche quando si tratta di regali.
Più che tanti ragionamenti, meglio osservare con attenzione il destinatario del dono. Così si eviteranno scivoloni simili a quelli che raccontate voi stessi.
“Regalo per cugino: mia madre gli prende un phon. Aimè era calvo causa stress tesi. Sipario.”
“Il manuale “Caccia all’uomo dopo i 30” ricevuta da colleghe ai 31 anni. Ero stata appena mollata dal ragazzo”
“Una bottiglia di vino 3 mesi dopo aver annunciato di essere incinta. Inoltre sono sempre stata astemia”
“Ricevuto lo stesso libro per due anni di fila dalla stessa persona.”
“Mia figlia, nove anni, ha ricevuto un dvd hentai (anime pornigrafico)”
“Suocera mi fa il suo primo regalo senza conoscermi: completo intimo rosso. Imbarazzo totale”
“Una teca con una bambolina con il corpo di gesso decorato e il viso di plastilina che riporta le mie fattezze. Angosciante”
“Un mio ex mi ha regalato una scatola di cartone a forma di cuore. Vuota.Gli ho chiesto per ore dove fosse il mio regalo, pensando fosse uno scherzo. Una scatola vuota.”
“Per i miei 50 anni, mia sorella mi ha regalato le catene da neve per l’auto (abito in pianura)”
“Suocera che mi regala crema anticellulite”
“Ho ricevuto un sapone intimo. Cosa vorrà mai dire? Mi lavo eh!”
“Mia suocera anni fa mi ha regalato per Natale 2 barattoli da 1 kg di bicarbonato di sodio…”
“Regalo da suocera e cognata: orecchini lunghi con quadrifoglio. Non ho i buchi alle orecchie”
“Mia suocera mi ha regalato una cintura in pelle: io sono vegana”
Regali horror: ricicli e affini
Oggi viviamo nell’epoca della consapevolezza del cambiamento climatico e siamo un po’ tutti pro green economy. Questa nuova tendenza ha reso chic gli acquisti second hand e i regali handmade. Tuttavia, ciò non significa sentirsi autorizzati ad appioppare al malcapitato di turno ciò di cui ci vogliamo disfare. Neanche fosse la pesca di beneficenza della parrocchia.
No, i regali riciclati dovrebbero essere evitati in toto a meno che chi li riceve non ne sia esplicitamente informato. Oltre ciò è importante in cosa consiste il dono: sono accettabili regali preziosi come i gioielli di famiglia o memorabilia che siamo certi saranno graditi. La paccottiglia, no.
D’altro canto, quando riceviamo un regalo che non apprezziamo, sarebbe meglio evitare di metterlo in vendita il giorno dopo o peggio riciclare il regalo in un contesto in cui questo verrebbe riconosciuto. Ad esempio, riciclare il maglione ricevuto dalla suocera regalandolo l’anno dopo alla cognata.
Pensate che tutto questo non sia possibile? I vostri racconti di galateo horror superano ogni immaginazione.
“Ho ricevuto una blusa riciclata, spacciata per nuova: non solo non aveva il cartellino, ma aveva il profumo della donante”
“Mi hanno regalato uno specchietto da borsa con il nome inciso dentro. Peccato che non era il mio”
“Regalo in scatola ricevuto da mio figlio: dentro c’era il biglietto di auguri per il figlio della famiglia donante”
“Ho ricevuto una Confezione di tisane scadute 3 anni prima”
“Ho ricevuto un regalo che io medesima avevo regalato a quella stessa persona”
“Zia mi ha regalato una maglietta che una settimana prima ho visto comprata per lei”
“Amico mostra deluso acquisto fregatura fatto online: anno dopo mi regala esattamente quello”
“Amici mi regalano un termometro per la febbre, incartato nel giornale”
“Suocera: mi regala sottopiatti usati con resti di torta alla panna”
“Cognata si presenta con regalo di Natale ai miei due figli: ex sorpresa uovo di Pasqua Kinder”
“Un libro con una dedica…non per me”
“Ho ricevuto una spazzola tangle teezer, nemmeno impacchettata, con capello riccio incluso
“Regalo al mio ex fidanzato una racchetta da tennis molto preziosa che desiderava da mesi. Non appena la riceve scopro che la mette in vendita ancora sigillata.”
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Questo articolo ha un commento
La ringrazio dei i suoi costanti e gentili consigli per ogni gesto, situazione del nostro quotidiano.
Spiaciuta non riuscire a partecipare ai suoi eventi in presenza, la distanza in Km ,non mi aiuta.
La seguo ogni giorno con piacere su IG