Gli anni Settanta sono un decennio complesso e ricco di contraddizioni.
Sono un periodo di incertezza economica, su cui incombe la minaccia della guerra fredda. Ma sono anche un’epoca di glamour, di rockstar leggendarie, di “febbre del sabato sera“.
Al tempo stesso, è anche un un decennio “impegnato”: dalle proteste pacifiste al femminismo, dal black power alle lotte per i diritti civili, le battaglie sociali sono all’ordine del giorno. (In Italia, in questi anni, vengono introdotte la legge sull’aborto e di quella sul divorzio.)
Nel corso degli anni ’70 è anche forte l’interesse per la spiritualità, soprattutto orientale. Introdotta in occidente dagli Hippie, la passione per India e Oriente di diffonde assieme alla fascinazione per tutto ciò che è etnico. I costumi di popoli e paesi lontani diventano ispirazione comune anche nella moda.
Intanto, la sessualità viene decisamente sdoganata. Film e pubblicità ormai ne “parlano” senza problemi, e la interpretano anche in chiave giocosa e provocatoria. Nella musica, è il momento del glam rock: star come David Bowie e Marc Bolan giocano apertamente con l’identità di genere, ridefinendo i confini tra maschile e femminile.
Le rockstar, icone di uno stile di vita eccentrico e votato all’eccesso sono un ottimo esempio dello spirito edonista degli anni ’70, che esplode pienamente nella seconda metà del decennio con il boom della disco music. Sono gli anni dello Studio 54 di New York, dove ogni serata è una passerella di outfit scintillanti, ispirati a quello delle star del cinema anni ’30 e si vive la vita all’insegna del motto “sex, drug & rock’n’roll“.
A Londra, nel frattempo nasce il Punk. È un non-movimento che rigetta tutto e tutti, e che non avrà gran seguito se non in mabito moda. Infatti, l’estetica del brutto proposta dal punk e subito ripresa da Vivienne Westwood è destinata a influenzare profondamente il costume e a tornare alla riblata periodicamente nei decenni a venire.
La moda negli anni ’70
- Dopo le minigonne degli anni ’60, negli anni ’70 tornano le lunghezze maxi. Le gonne sono ampie, spesso a balze, d’ispirazione etnica. Il maxi dress è un capo iconico di questo decennio, e viene declinato in moltissime versioni
- La maglia diventa molto popolare, così come il crochet, e il jersey. Quest’ultimo, grazie alle nuove fibre sintetiche diventa leggero e setoso, ed è molto utilizzato per abiti da sera e bluse ampie
- Nella seconda metà degli anni ’70 c’è un revival anni ’30, con la riscoperta del lamé, del lurex, degli scolli abissali sulla schiena e delle trasparenze. Figlia di questo trend è anche la ri-scoperta del bianco e nero per la fotografia di moda
- Negli anni ’70 nasce però anche la moda unisex: l’uso trasversale dei jeans e delle sneakers, le salopette e le tute genderless sono tutte invenzioni di quest’epoca
- Verso il finire del decennio, il neo-romantic rende popolari gli abiti “prairie” (avete presente la casa nella prateria?) e capi variamente ispirati alla moda dell’800
- I pantaloni in questo decennio non conoscono mezze misure: o sono hot pants risicatissimi (come quelli della famosa pubblicità dei jeans Jesus) o sono extralunghi e corredati dalla famosa “zampa”
- Il look androgino è un altro classico di questo periodo. Da Diane Keaton a Bianca Jagger, indossare abiti maschili non è più un taboo
Gli accessori anni ’70
- Le borse negli anni 70 diventano decisamente più informali. La borsetta a mano, piccola e strutturata, in voga fino agli anni ’60 viene abbandonata in favore di modelli più morbidi e funzionali. Sono diffuse grandi clutch, bisacce, zaini, tracolle…. E si spazia anche nei materiali: oltre alla pelle si affermano le borse di tessuto (tipo tappezzeria), quelle in rete, e quelle in paglia e in midollino.
- Iconiche del decennio sono sicuramente le scarpe con la zeppa, rese popolari dalle star del glam rock e usate soprattutto per la discoteca. In chiave quotidiana, diventano popolari gli zoccoli e clogs.
- Gli stivali, sdoganati negli anni ’60, continuano ad essere popolari: ora però sono più alti e affusolati. Verso fino decennio, assieme al revival vittoriano,tornano di moda gli stivaletti allacciati in stile ottocentesco
- I cappelli sono sempre meno popolari, sostituiti dai berretti in lana per ragioni di praticità. Per l’estate sopravvive la versione in paglia, con falda extra large
- Anche i turbanti godono di un momento di grande popolarità, e spesso sono realizzati con foulard annodati variamente.
- Gli occhiali, sia da vista che da sole, spaziano tra forme tondeggianti, squadrate o leggermente a gatto – ma sono invariabilmente oversize. Sono popolari anche i modelli a goccia e con ponte doppio.
- I bijoux etnici hanno grandissimo successo in questo periodo: argenti messicani e indiani, collane in perline dei nativi americani
Il beauty anni ’70: trucco e capelli
- L’ideale di beauty anni ’70 è duplice: per il giorno ci si ispira a una bellezza naturale. Il trucco è soft: su una base naturale si applica fard color albicocca, mentre per l’ombretto si usano le tonalità dei marroni, con preferenza per i finish iridati. Il rossetto è color pesca, oppure semplicemente un velo di gloss.
- Per la sera, il make up si fa molto più carico. La base diventa più levigata, e il blush è marcato, con un effetto scultoreo. Gli ombretti scelgono tinte accese, con ampie preferenze per gli azzurri e i verdi. Il rossetto osa con tonalità rosso fiammante o arancio.
- Negli anni ’70, tornano di moda sopracciglia sottilissime: un altro riferimento al revival anni ’30
- Il make up con glitter, con finish lucidi e perlati fanno la loro comparsa sul mercato in questi anni.
- L’hair look più desiderato negli anni ’70 è una lunga chioma, vaporosa e ondulata, come quella di Jerry Hall. I capelli lunghi si portano sciolti, spesso con la riga nel mezzo.
- Un altro stile molto popolare quello lanciato da Farrah Fawcett. Il suo taglio scalato e gonfiato ad arte diventerà una delle pettinature più copiate del decennio
Ti è piaciuto questo post? Scopri il mio Corso di Eleganza Moderna.