Gli anni ’80 rappresentano, rispetto al decennio precedente, una decisa svolta conservatrice.
Negli Stati Uniti, proprio nel 1980, viene eletto presidente il repubblicano Ronald Reagan. Nel Regno Unito invece, già dall’anno precedente, è una donna del partito conservatore a detenere la carica di primo ministro: si tratta naturalmente di Margaret Thatcher, che passerà alla storia come la Lady di Ferro, e rimarrà in carica per l’intero decennio.
I nuovi leader mondiali inaugurano una politica neo-liberista, che dà impulso all’economia e getta le basi della globalizzazione.
Lo spirito imprenditoriale e la vocazione al successo personale sono caratteristici di questo decennio, e si traducono a livello di costume nel fenomeno degli yuppies (young urban professionals) e dei preppy (che si ispirano al mondo delle prestigiose università della Ivy League).
Ma gli anni ’80 non sono solo un’epoca stakanovista: il duro lavoro (e il conseguente benessere) servono soprattutto per godersi la vita, in un lifestyle che è stato definito “edonismo reaganiano“.
Il consumismo diventa un fenomeno globale, mentre la pubblicità diventa sempre più pervasiva: non a caso, siamo nell’età d’oro del marketing. Per tutti gli anni ’80, la cultura dell’apparire la fa da padrona. La cura del corpo diventa una fissazione collettiva, tra sedute di aerobica e lampade abbronzanti, mentre nella moda si traduce nell’esplosione della logo-mania.
Nel frattempo, un altro fenomeno sta per cambiare radicalmente la storia del costume: è la nascita di MTV, che debutta negli Stati Uniti nel 1981.
Da questo momento, la musica acquisisce anche una dimensione visuale e che sarà sempre più fondamentale per determinare il successo di brani e artisti. Non a caso, le stelle del pop di questo decennio si affermano anche grazie ai loro video-clip.
Com’è facile immaginare, questo fa sì che l’influenza della scena musicale sulla moda e sul costume creasca in maniera esponenziale. I look androgini della new wave, quelli eccentrici sfoggiati dai new romantic o i famosi outfit trash di Madonna ispirano i giovani di tutto il mondo, gettando le basi di una moda più democratica e personalizzata.
Gli anni ’80 sono anche il decennio in cui la il prêt-à-porter Italiano diventa famoso nel mondo, grazie a nomi come Armani (che si guadagna la copertina del Times nel 1982), Krizia, Gianfranco Ferré, Versace, Dolce&Gabbana e molti altri.
Ma, già da qualche tempo, la moda è sempre più diversificata. Grazie alla maggiore industrializzazione e alla segmentazione dell’offerta, non esiste più un unico look di riferimento, ma diverse tendenze a cui ispirarsi. Per questo motivo, più che di Moda degli anni ’80, ha senso parlare di stili e tendenze di quel decennio.
Stili e tendenze degli anni ’80
- Passati alla storia per le giacche oversize e le spalline smisurate, gli anni ’80 nell’immaginario collettivo sono associati soprattutto al Power Dressing. In questo decennio, le donne che entrano nel mondo del lavoro sono sempre più numerose: un abbigliamento che ricalca quello maschile diventa allora una specie di “armatura” per affrontare il mondo degli affari “ad armi pari”. Rientrano in questa tendenza i tailleur severi, le famigerate spalle oversize, i blazer over in tessuti maschili che sono popolari per tutto il decennio
- Ho già accennato alla mania per la forma fisica che prende piede in questo decennio. L’aerobica diventa immensamente popolare grazie ai video di Jane Fonda (ormai considerati un cult) con cui l’attrice rende popolarissima questa disciplina. Ovviamente, l’allenamento richiede un abbigliamento ad hoc: diventano popolari body in lycra, scaldamuscoli e fuseaux.
- Gli anni ‘80 non temono l’accostamento di colori squillanti: fuxia e viola, il turchese e il blu elettrico, il verde acido e giallo fluo sono fra le tonalità più popolari del decennio e sono spesso accostate con una logica che oggi chiameremmo color-blocking
- Dopo aver sudato in palestra per plasmare un fisico scultoreo, è naturale il desiderio di sfoggiare la forma perfetta. La moda risponde con lo stile Bodycon, che prevede abiti estremamente fascianti. Portato in auge dai francesi Thierry Mugler e Azzedine Alaia, questo stile sensuale e provocante verrà copiato in lungo e in largo diventano uno dei marchi di fabbrica del decennio
- Se l’abbigliamento per il lavoro è formale e severo, per il tempo libero di afferma durante gli anni ’80 una moda molto casual, che non disdegna capi prettamente sportivi. Felpe, tracksuit, capi tecnici e sneakers si mescolano allegramente a jeans, maglioni e polo per dar vita a un look che oggi ci appare discutibile, ma che è in realtà l’antenato fashion dell’athleisure
- Non c’è però solo la moda informale: alcune serie TV (Dallas e Dynasty in testa) rendono popolare negli anni ’80 anche uno stile molto glamorous, fatto di abiti fascianti in tinte brillanti, paillettes, scollature, spacchi, spalline e, in aggiunta a tutto ciò, gioielli a profusione
- Come reazione alle tendenze Hippy degli anni ’70, negli anni ’80 si rivaluta lo stile Preppy: il look tipico dei ragazzi americani di buona famiglia che frequentano le prestigiose università della Ivy League. I capi d’ordinanza sono le polo a righe, i pantaloni khaki, i maglioni da pescatore e le stampe vichy: un look che viene reso popolare da marchi come Ralph Lauren e J.Crew. Amante di questo di questo stile è anche la neo-principessa Diana, che lo adotta spesso nelle occasioni informali.
Gli Accessori degli anni ’80
- Negli anni ’80 il logo diventa uno status symbol. Non sorprende quindi l’improvvisa ascesa delle borse firmate: Gucci, Coach, Fendi sono tra i marchi più desiderati del decennio. Anche Chanel torna ad essere popolare. Dal 1983 il nuovo direttore creativo, Karl Lagerfeld riesce finalmente a riammodernare il marchio, mettendo fine al periodo buio seguito alla morte di Coco (1972)
- In generale, i modelli di borsa preferiti negli anni ’80 sono clutch e tracolle. Colori allegri, pellami a finish metallizzato e largo uso di catene e metallerie sono alcuni elementi tipici del decennio.
- La moda si fa sempre più casual, e anche gli accessori diventano degagée. Zaini e travel bag di affermano come alternativa alla classica borsetta. Nel 1984 nasce la Birkin di Hermès, espressione di uno stile meno formale e più rilassato.
- Le scarpe da donna negli anni ’80 riflettono l’attitudine volitiva di questo decennio scegliendo forme appuntite e tacchi alti sottili. La décolleté è la scarpa da abbinare al tailleur, mentre la sera si scelgono di preferenza sandali con sottili listini. Come per le borse, vanno forte colori accesi e finish metallici
- Per il tempo libero si scelgono sneakers, creepers e mocassini. Questi ultimi, in stile college o tipo da da barca, sono le calzature di riferimento per lo stile preppy
- Un accessorio molto importante per definire il look anni ’80 è la cintura: alta e spesso decorata da una macro-fibbia, serve a delineare il punto vita facendo risaltare ancora di più le spalle
- Gioielli e bijoux negli anni ’80 sono massicci e vistosi. L’oro giallo è il metallo preferito, e viene abbinato a perle e pietre di tutti i colori. Sono molto di moda i maxi orecchini, ( a bottone oppure a cerchio) e collane girocollo importanti.
- I fiocchi sono un elemento molto popolare per tutto il decennio, possibilmente in versione macro
- Molto popolari sono anche gli accessori per capelli. Fascette di spugna stile tennista, scrunchies, pinze, cerchietti e mollettine
- Per le occasioni formali torna di moda il cappello a tesa larga, da coordinare all’abito. Indossato spesso dalla principessa Diana, diventa il simbolo di una donna benestante e di classe (per dire: vi ricordate la signora dei Ferrero Rocher?)
Anni ’80: make-up e hairstyle
- Il trucco anni ’80 è decisamente vistoso. Gli occhi sono in primo piano, messi in risalto da sopracciglia “bushy” e sottolineati da matita e ombretto colorato, applicati sia sopra che sotto. Il trucco è sfumato verso l’esterno, per ottenere l’effetto “occhi di gatto”
- Il blush è forse l’elemento più caratteristico del trucco anni ’80: viene scelto in tonalità intense (fuxia, mattone, corallo) e applicato con pennellate decise sugli zigomi – con un effetto scultoreo simile al contouring
- I rossetti anni ’80 sono squillanti: il colori più popolari sono i rosa accesi e i toni aranciati. In questo periodo, i gloss profumati diventano molto popolari. La gamma dei lipstick tradizionali si arrichisce di nuove sfumature, e compaiono texture lucide e perlate
- Gli anni ’80 sono passati alla storia (anche) per l’hairstyling estremo, che sfociava qualche volte in coiffage che oggi ci fanno sorridere. Comunque è un fatto: in questo decennio, la permanente diventa molto popolare assieme alle cotonature selvagge. I capelli, lunghi o corti, devono essere voluminosi come criniere. Power-hair, potremmo dire
- Il mullet, con i capelli tagliati corti sul davanti e lasciati lunghi nella parte posteriore, è probabilmente la pettinatura più famosa degli anni ’80
- Le tinture per capelli diventano sempre meno aggressive e si diffondono anche colori poco probabili. Anche le mèches – rigorosamente bionde- sono un grande classico di questo decennio
- Il frisé è un altro marchio di fabbrica dell’hairstyling anni ’80: reso popolare dalla cultura pop, viene replicato facilmente, grazie diffusione delle prime piastre per capelli
- Infine, impossibile parlare di anni ’80 senza citare l‘abbronzatura, che in questo decennio diventa un vero e proprio status symbol. Il colorito dorato è il souvenir più ambito di vacanze tropicali o sciate sulle alpi, ma in realtà nella maggior parte dei casi veniva ottenuto grazie al ricorso alle lampade UV
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