Le icone del ‘900

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Come spiego al corso di Vintage Styling, nel corso del ‘900 si sono avvicendati, prima ancora che tante mode,  tanti canoni estetici differenti.

Eh sì: la moda cambia anche perché cambia la “donna ideale” che i creatori di moda (e un po’ tutti quanti) hanno in mente.

Così, per ogni decade, ho scelto un’Icona, una figura femminile che meglio di ogni altra incarna il canone estetico in voga in quel momento… E a cui, di conseguenza, gli abiti dell’epoca cadono a pennello.

icone anni 20-30-40
Louise Brooks – Marlene Dietrich – Rita Hayworth

1920s –  Louise Brooks

Fisico androgino, sportivo e longilineo, gambe lunghe e snelle.

E poi: viso dai tratti decisi, capelli corti, occhi bistrati, bocca piccola dall’arco perfetto.

Louise Brooks è l’incarnazione ideale della Flapper anni ’20: una donna nuova, giovane, dinamica e disinibita, che non teme di lavorare fuori casa né di scoprire le gambe per lanciarsi, al calar del sole, in uno sfrenato charleston.

Scopri anche le altre icone degli anni ’20.

1930s – Marlene Dietrich

Negli anni ’30, dopo gli eccessi del decennio precedente, torna di moda un fisico più femminile: la linea è ancora snella, ma il seno non viene più appiattito di proposito, mentre il punto vita, prima nascosto dalle linee a sacchetto negli anni ’20, torna ad essere sottolineato.

L’ideale è una donna algida, eterea, quasi divina: proprio come Marlene Dietrich e come le altre dive del grande schermo che in quegli anni fanno sognare il mondo.

De rigueur i capelli biondo platino (o, in alternativa, corvini) che sono sempre piuttosto corti, ma che diventano più femminili grazie onde e boccoli perfettamente modellati.
Imprescindibili anche le sopracciglia sottili e disegnate, l’incarnato di porcellana e un trucco sempre curatissimo, che comprende occhi sottolineati dalla matita, rossetto rosso e manicure coordinata.

Guarda anche le altre icone degli anni ’30.

1940s – Rita Hayworth

Passata alla storia come “Gilda” (dall’omonimo film del ’46) Rita Hayworth è la portabandiera della pin-up in voga durante gli anni ’40. È il prototipo della femme fatale: una donna estremamente sensuale, ma decisamente più autentica, rispetto alle bellezze artefatte in voga nel decennio precedente.

Il fisico è tornito: le spalle sono larghe, la silhouette diventa più piena, ed è caratterizzata da curve generose e sensuali. I capelli, idealmente, sono lunghi, ondulati e si portano sciolti o semi-raccolti:
questo naturalmente vale per le dive del cinema, perché le donne comuni sono costrette a raccogliere le chiome sotto foulard e turbanti mentre lavorano in fabbrica per supportare lo sforzo bellico.

Anche il make up è più naturale rispetto al passato: le sopracciglia tornano naturali, mentre il trucco da giorno si fa meno marcato. Unica eccezione il rossetto scarlatto, che anche per la sua facilità d’uso diventa il “marchio di fabbrica” del beauty look di questo decennio.

Vedi le altre icone degli anni ’40.

icone anni 50-60-70
Marylin Monroe – Twiggy – Bianca Jagger

1950s – Marylin Monroe

Non è solo l’attrice più famosa di tutti i tempi: Marylin incarna  – nel fisico, sì, ma anche nel personaggio di “eterna svampita” – il modello di donna proposto dalla sua epoca.

La struttura fisica in voga negli anni ’50 è quella a clessidra, caratterizzata da seno e fianchi prosperosi contrapposti a un punto vita decisamente sottile (e che gli abiti New Look esaltano egregiamente).

Il capelli sono corti, ma non per questo meno femminili: la messa in piega è un appuntamento quotidiano, per ottenere i riccioli così rappresentativi di questo periodo.
Massima attenzione è dedicata anche al trucco: sulla base color avorio spiccano gli occhi delineati dall‘eyeliner a virgola (il famoso cat-eye) e labbra rosse.
Un vezzo comune è quello di disegnarsi un neo: una moda nata per imitare proprio il beauty mark che Marylin Monroe aveva sulla guancia sinistra.

Scopri le altre icone degli anni ’50

1960s – Twiggy

Con gli anni ’60 arriva lo youthquake,  e l’ideale di donna si trasforma di conseguenza:  in effetti, non si tratta più di una donna, quanto piuttosto di una ragazzina!

Twiggy rappresenta alla perfezione il nuovo ideale: una bellezza acerba, quasi bambina, caratterizzata da un fisico adolescenziale e del tutto privo di curve.
I capelli in questo momento seguono due strade: nuovi tagli cortissimi e geometrici, proposti in questi anni da Vidal Sassoon, oppure – per chi non vuole sacrificare le proprie chiome –  cotonature e cofane à gogo.

Anche il trucco esalta le caratteristiche infantili del viso: gli occhi diventano sempre più grandi, grazie a decisi tratti eyeliner e ciglia disegnate sulle palpebre, mentre la bocca passa in secondo piano, scegliendo rossetti dalle tonalità rosa baby.

Guarda tutte le icone degli anni ’60

1970s – Bianca Jagger

Trovare una singola icona per rappresentare gli anni ’70 non è facile, perché in questa decade la moda diventa sempre più frammentata: in realtà, già a partire dagli anni ’60 infatti – grazie all’evoluzione dei sistemi produttivi e della catena di distribuzione – si cominciano  a proporre più trend contemporaneamente (fino a giungere agli estremi odierni).

Comunque: alla fine ho scelto Bianca Jagger per rappresentare la bellezza di questo decennio, in cui la donna torna ad essere Donna dopo l’ubriacatura di gioventù degli anni ’60.
Il fisico non è più efebico: certo, va di moda essere snelle, ma un po’ com’era successo negli anni ’30 ricompaiono le curve, anche se non da maggiorata.

I capelli sono medi o lunghi, invariabilmente mossi da onde, ricci o messe in piega “ariose”: sono definitivamente tramontate le pettinature ingessate di lacca della decade precedente, e si predilige uno stile più fresco e (finto) naturale.

Anche il trucco cambia radicalmente, complice l’evoluzione dei prodotti cosmetici: il colore la fa da padrone, con look glamorous piuttosto audaci. Palpebre lilla, azzurre o verdi si combinano a rossetti di tutti i colori, e dalla texture rigorosamente perlata.

Vedi anche le altre icone degli anni ’70

 

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