Il Bon Ton delle cene informali

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Mai come quando si parla di “tavola”le regole del bon ton mi sembrano un po’ antiquate.

Nei manuali di galateo, alla voce “pranzi e cene” si trovano spiegazioni su come assegnare i posti (come se avere ospiti un’eminenza e una vecchia contessa contemporaneamente fosse un’evenienza comune), su come istruire il personale di servizio, su come studiare il menu perfetto e scegliere il vino adatto.

Insomma, tutto bellissimo, non fosse che nella realtà di tutti i giorni gli “inviti a cena” (almeno per me) funzionano un po’ diversamente.


Nella mia esperienza, la stragrande maggioranza delle occasioni per ospitare sono assolutamente informali, e spesso e volentieri decise last minute.

Ovviamente organizzare una cena con tutti i crismi è bellissimo, una volta ogni tanto. Ma è inutile negarlo: la maggior parte delle ospitate tra amici si risolvono in un “Dai, vediamoci da me: deliveroo, prosecco e facciamo due chiacchiere”.

Comunque, bandire la formalità non vuol dire per forza rinunciare a qualche minima cortesia per gli ospiti.

Galateo della tavola informale

Che si tratti di un take away indiano o di una pasta cucinata in quattro e quattr’otto, l’apparenza conta eccome.

  • Il delivery già non è il massimo della vita, ma mangiato nei contenitori d’alluminio è veramente una tristezza. Trasferite sempre le portate su piatti veri (e magari carini), prima di metterle in tavola
  • Il sushi fa eccezione: di solito è composto nelle scatoline per essere presentato in tavola così com’è (secondo la tradizione giapponese del bento)
  • La pizza può rappresentare un problema se in casa mancano piatti grandi a sufficienza. Una buona scelta è portare in tavola la pizza tagliata su dei vassoi, in modo che ogni ospite possa servirsi da sé. Usare il cartone come piatto anche no: ma se proprio non avete alternative, almeno rimuovete il coperchio in cucina. In ogni caso, fornite agli ospiti forchetta, coltello e un tovagliolo possibilmente di stoffa
Una modella beve birra direttamente dalla bottiglia
  • I bicchieri vanno sempre messi in tavola, anche se gli ospiti insistono che è sufficiente una cannuccia, o che la birra la berranno dalla bottiglia
  • Se cucinate voi, non portate in tavola la pentola, ma trasferite la pietanza su un piatto di portata
  • Una bella tovaglia, un fiore, una candela, un oggetto grazioso posati sulla tavola danno un tocco in più anche alla situazione più informale

Il bon ton delle ospitate informali

Al di là dell’allestimento (minimo) della tavola, ci sono altre piccole questioni da tenere a mente quando si ospita qualcuno o si viene ospitati…

  • In teoria, è il padrone di casa che salda il conto del delivery. Tra amici intimi ci si può anche accordare diversamente: l’importante è farlo in privato, e farsi trovare pronti quando arriva il fattorino
  • Se la cena è a buffet, liberate dei piani d’appoggio per fare in modo che gli ospiti possano appoggiare i loro piatti e i loro bicchieri
  • La puntualità è importante, anche nelle occasioni informali: ritardi superiori ai dieci minuti vanno comunicati. Attenzione anche all’ora della buonanotte. Alle undici/unidici e mezza è obbligatorio congedarsi, soprattutto in settimana
una modella su un divano
  • Chi va ospite dovrebbe arrivare con un piccolo pensierino: per queste occasioni informalissime va benissimo chiedere “cosa porto da bere?” oppure comprare un piccolo dolce
  • Anche se siamo in grande confidenza con chi ci ospita, non siamo a casa nostra: teniamone conto prima di stravaccarci sul divano o di appoggiare i piedi su una poltrona
  • Infine, il telefono. Vorrei che fosse superfluo dirlo, ma siccome non lo è, diciamolo. Isolarsi a guardare il telefono quando si è in compagnia di qualcuno è scortese. Non fatelo.
delle modelle che brindano

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Le foto di questo post sono di Miles Aldridge

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