Sto leggendo questo libriccino edito dalla Harvard Business School, che ho agguantato al volo tra un check-in ed un imbarco, soprattutto per via del promettente titolo della collana di cui fa parte: Pocket Mentor.
C’è da dire che il libro si chiama Managing Time, e se ci sono due cose di cui sento assolutamente la mancanza sono il Time appunto ed un Mentor. Se poi arrivano insieme, si infilano in borsa, costano dieci dollari e mi distraggono mentre volo verso mete improbabili…
Come rinunciare?
Ancora oltremodo innervosita da quel distillato del peggio degli USA che solo il JFK può incarnare, prendo posto nel connecting flight. E il mio astio verso l’America comincia a smozarsi, perchè già dalll’indice sono costretta a riconoscerlo: se c’è una cosa che gli americani sanno proprio fare, quella è il management.
Che poi applichino lo stesso principio indistintamente a tutto, dal business alla palestra alla ricerca di un fidanzato, è un altro paio di maniche…
Ma il punto è che loro sono pragmatici! Pratici, result oriented, partigiani della schedule, suffragetti della meritocrazia: e secondo me, onestamente, funziona.
Quindi, ho approfittato del rientro – un paio di giorni dopo- per sciropparmi diligentemente il resto del volumetto… E appena rientrata ho cominciato a fare i compiti a casa.
Ho passato una serata a fare una meravigliosa lista, suddividendo i tasks, suddivisi per tutti i progetti che sto seguendo, in MustDo, ToDo e CanWait.
Solo che poi ho cominciato dai CanWait…
Questo articolo ha 10 commenti
>Certo che se inizi così… Sei troppo italiana! Anche io degli americani amo il senso pratico. Da noi spesso si parla troppo e si agisce poco.
>@phil
i miei cromosomi veneti non si smentiscono mai 😛
>Non è che i miei cromosomi milanesi facciano poi tanto di più.
>
A propos americani e pragmatismo… BaciOtto!
>@lannnina
Come direbbe il nostro comune amico di pinnuti: non ho parole…
>Un sacco di americani non sanno neanche usare la carta igienica senza le istruzioni e se nel farlo accindentalmente si sbucciano le chiappe vogliono pure poter avere qualcuno da denunciare 😉 X
>ah beh si!
DI recente all'areoporto di una sperduta cittadina midwest vedo questo cartello sopra alla machinna scanner-bagaglio:
NO BOMBS AND GUNS BEYOND THIS POINT
Ma si può?
>Da una parte può essere giusto ed utile spargere avvisi, istruzioni, informazioni e guide ovunque ma mi chiedo come saranno gli americani tra qualche decennio o secolo. Certo non voglio fare di tutta l'erba un fascio, persone brave e intraprendenti nascono e nasceranno sempre senza distinzioni in ogni paese, ma secondo me la tendenza del sistema usa è paragonabile a un genitore che tiene nella bambagia il figlio ben oltre il dovuto con il risultato che magari un diciottene consideri corteggiare una ragazza, pestare un compagno o impegnarsi in un lavoro alla stessa stregua di un videogioco X
>Il metodo aiuta ma a volte si esagera. Spesso certi manualetti contengono solo ovvietà cui chiunque con un po' di buon senso può arrivare facilmente.
>@mezinger
diciamo che è marketing anche questo…
O, a dir la verità, molto più spesso son markette.