La consapevolezza sul tema delle differenze culturali è fondamentale per intrattenere relazioni sociali efficaci, soprattutto nell’ambito professionale (leggi l’approfondimento su Business Etiquette e contesto globale qui). Ma come si misura la cultura? Certo non con il righello. L’antropologo E.T. Hall, uno dei primi studiosi ad occuparsi di questo argomento, ha proposto una classificazione delle culture secondo due categorie: culture monocroniche e policroniche. Basandosi su come diverse culture percepiscono e gestiscono il tempo, Hall ha identificato ulteriori analogie. Qui ti racconto le principali differenze tra Monocronico verso Policronico: l’impatto sulla Business Etiquette e sulla comunicazione globale.
Monocronico e policronico: cosa significano?
Le parole “monocronico” e “policronico” fanno riferimento alla percezione/gestione del tempo. Nelle culture monocroniche (letteralmente, ad un solo tempo) il tempo è visto come una risorsa lineare, sequenziale che può essere misurata, programmata e controllata. Queste culture tendono a fare una cosa alla volta, rispettano le scadenze e danno molto valore alla puntualità. Esempi tipici di culture monocroniche includono Stati Uniti, la Scandinavia, la Germania e la Svizzera. In genere, le culture monocroniche sono culture a basso contesto: ovvero società nelle quali “le regole sono regole”, e non sono suscettibili di interpretazioni diverse in base alle circostanze. Inoltre, queste culture danno in genere molto valore al concetto di privacy e di proprietà privata, prestando gli oggetti poco volentieri e privilegiando l’efficienza rispetto alle relazioni interpersonali.
Al contrario, nelle culture policroniche (letteralmente “dai tanti tempi”) il tempo è considerato fluido, flessibile e in certi casi – come in alcune culture orientali – addirittura circolare. Ma le culture policroniche sono accomunate anche da altri aspetti: spesso amano condurre più attività in contemporanea (insomma, sono vocate al multitasking), non danno particolare rilevanza alla puntualità e in genere privilegiano le relazioni inter-personali rispetto al concetto di efficienza… Questo fa sì che siano delle culture “ad alto contesto”, ovvero nelle quali le circostanze e le persone sono in grado di fare la differenza. Sono culture che di solito hanno una visione olistica del mondo. Esempi di culture policroniche includono Medio Oriente, America Latina e Africa.
Gestione del tempo: le differenze tra le culture monocroniche verso quelle policroniche
Nelle culture monocroniche, si dà grande importanza alla pianificazione e all’organizzazione. Le persone tendono a seguire un calendario rigido e a rispettare gli orari stabiliti. Per esempio, in un contesto aziendale, le riunioni iniziano e finiscono puntualmente, e gli obiettivi sono chiaramente definiti.
Al contrario, nelle culture policroniche, gli eventi possono accadere simultaneamente e le persone sono in genere più rilassate riguardo alle scadenze. Le riunioni possono iniziare in ritardo, durare a lungo oltre il termine stabilito e apparire un po’ destrutturate: l’attenzione è spesso rivolta alle relazioni personali piuttosto che ai risultati tangibili.
Stili di comunicazione: come comunica la società monocronica rispetto a quella policronica
Gli stili di comunicazione possono essere diametralmente opposti in base al tipo di società alla quale si appartiene. Nelle culture monocroniche, la comunicazione tende ad essere diretta, concisa e basata sui fatti. Privilegiando l’efficienza, si preferisce andare dritti al punto e risolvere i problemi in modo logico e sequenziale.
Nelle culture policroniche, invece, la comunicazione è spesso indiretta, elaborata e basata sulla conoscenza di un contesto… Sono molto frequenti l’uso di metafore e storie per esprimere le idee, e spesso per comprendere appieno il significato di una comunicazione è necessario (come dicono gli orientali) essere in grado di “leggere l’aria”. Le relazioni personali e/o le gerarchie hanno un ruolo importante nel processo decisionale, e possono essere determinanti anche a scapito dell’efficienza.
Conoscere queste diverse attitudini quando si intrattengono rapporti sociali o professionali con individui che hanno un background diverso dal nostro è vitale per evitare malintesi e stabilire relazioni positive e di fiducia reciproca.
3 consigli pratici per la Business Etiquette
Come già visto, le differenze tra culture monocroniche e policroniche possono influenzare le relazioni professionali e l’applicazione della Business Etiquette. Ad esempio, una persona appartenente alla cultura monocronica potrebbe percepire una persona policronica come disorganizzata o poco professionale. D’altra parte, un collega appartenente alla cultura policronica potrebbe percepire una persona monocronica come fredda o impersonale. Ecco dunque 3 consigli pratici per lavorare con successo con persone appartenenti a una cultura diversa dalla nostra:
1. Rispetta l’approccio al tempo: Se stai lavorando con una persona monocronica, cerca di essere puntuale e rispettoso delle scadenze. Se stai lavorando con una persona proveniente da una cultura policronica, sii flessibile e aperto a cambiamenti di programma.
2. Adatta il tuo stile di comunicazione: Se stai comunicando con una persona proveniente da una cultura monocronica, sii diretto e conciso. Al contrario, con una persona policronica, sii sensibile al contesto e alle sfumature non verbali.
3. Sii consapevole dei tuoi pregiudizi culturali: Quando si tratta di differenze culturali, non esiste un approccio “giusto” e uno “sbagliato” nella gestione del tempo o della comunicazione. In tal senso, è fondamentale essere consapevole dei propri “pregiudizi” culturali, cercando di capire e rispettare le differenze invece di giudicare o pretendere di cambiare l’altro.
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