Scelte di vita

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Spesso mi chiedono come mai ho smesso di fare la giornalista di moda. Una volta per tutte, voglio spiegare perché.

NON ho smesso di fare la giornalista perché considero l’Ordine dei Giornalisti alla stregua di un’associazione a delinquere, che tutela un’anacronistica casta soffocando tutto il sistema.
E nemmeno perché le case editrici stanno alla canna del gas (per troppo tempo hanno deciso di ignorare il digitale, e adesso è arrivato il conto).

Non ho neanche smesso di fare la giornalista perché – everybody knows – le redazioni sono l’ultimo baluardo dello schiavismo, roccaforte della precarietà perenne e dei pezzi sottopagati.

No.

Ho smesso di fare la giornalista di moda è perché mi ero stufata di fare marchette. Del tipo. X ha fatto una collezione orrenda, ma tu non lo puoi dire, perché X investe un sacco in pubblicità.
Ogni mese devi scrivere tot articoli entusiasti su Y, grande inserzionista, anche se l’Y in questione produce tipo, unghie finte per gatti che non meriterebbero due righe neanche su Leggo.
Belèn Rodriguez indossa scarpe di Z ( e anche lei, ovviamente, si è fatta pagare): scrivilo perché Belèn Rodriguez ti fa vendere copie/fare pagine viste.

Obbligatorio scrivere di chi ti invita manda omaggi, o invita agli eventi. Ricevi gadget e inviti solo perché sanno poi scriverai (e bene, mi raccomando).
In breve: per legge è stabilito a quali brand dare visibilità e a quali no, e io non credo che questo sia giornalismo. In termini di obiettività, ricerca e selezione a ben guardare danno un servizio migliore alcuni blogger di molti Giornalisti con regolare tesserino.

Quanto a me, ho pensato che date le premesse, tanto valeva fare delle marchette un’arte (non a caso si chiama marketing) e adesso lavoro direttamente per le Maison. Le quali, tra le altre cose, non ti pagano in cioccolatini e un contratto regolare lo danno per scontato.

Ps. Fare il giornalista rimane comunque il lavoro più bello del mondo, questo non si discute.
Ma niente, neanche il lavoro dei sogni, merita la rinuncia alla propria dignità.

Questo articolo ha 3 commenti

  1. SONIA

    tanta stima per te. 😀

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