>Si saldi chi può!

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>Il meglio

a meno

Auto-esegesi della morte del lusso.

Questo articolo ha 4 commenti

  1. anonimo

    >Ciao!

    Guarda, crisi o non crisi, oggi ad una conferenza stampa sulla contraffazione mi è capitato di ascoltare i relatori che dicevano di quanto "si debba puntare sulla qualità" del fatto che "lo stile e il gusto italiano uniti all'eccellenza dei materiali e delle tecniche usate per la produzione fanno sì che i prodotti siano migliori dei capi contraffatti"; continuando dicendo che "comprare capi originali salva i posti di lavoro perchè muove la nostra economia" e che "è meglio spendere di più per qualcosa di vero piuttosto che spendere meno per capi che probabilmente si rovineranno subito e che magari ci lasceranno qualche allergia a contatto con la pelle".
    Un ragazzino si è alzato e ha chiesto: "ma scusi, perchè continuare a cercare di far spendere a noi 300 euro per una maglietta quando ne posso comprare con la stessa cifra 100 contraffatte pure bene in cui non si notano differenze estetiche e che se anche mi si rovinasse la butto e me ne metto un'altra uguale tra le 99 che mi restano?"

    Out of topic?

    [n]

  2. Melkor78

    >
    Questa dovresti proprio spiegarmela :-p sarà che la moda e l'economia sono, insieme alla politica, le cose che meno mi interessano ma non ci ho capito niente X

  3. DowntownDoll

    >@anonimo: Bel problema quello che sollevi – e per niente ot-. Rilancio dicendo: è sufficiente che una cosa sia prodotta in Italia per garantirne la qualità? E allora tutti i falsi che producono in Campania ( ma anche altrove)? Sono Made in Italy anche quelli…

    @melkor: welcome back:) Non c'è molo da spiegare, prendila un po'
    come una provocazione. Il lusso è per definizione qalcosa di esclusvo,
    e questi temprary strore ne sono l'antitesti totale. A dispetto delle griffe che propongono.

  4. Melkor78

    >
    Grazie 😉 Ben tornata anche a te. Ho l'impressione che una volta la moda fosse un lusso ed apparisse come tale (mi riferisco al tipo di negozi, alla rarità dei prodotti e alle persone stesse che la diffondevano, come artigiani e come consumatori) mentre oggi, e già da tempo, pur rimanendo inaccessibile a molti viene presentata, smerciata e forse anche prodotta, come qualcosa di popolare (infatti come dicevi nell'articolo su gucci anche le grandi firme si sono messe a produrre un sacco di piccole bischerate per ogni tipo di tasca) e tutto sembra meno che un lusso, più una necessità direi. Pochi giorni fa sono capitato in un outlet e di lussuoso non ci ho trovato proprio niente, solo un branco di pecore. Il lusso è da ben alre parti e te lo sai bene: tempo libero, spazi propri… condivido in pieno X

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