Il ballo delle debuttanti è un evento tradizionale e formale che segna l’ingresso in società delle giovani donne tra i 17 e i 19 anni. Nato nelle corti nobiliari europee del XVIII secolo, questo ballo è stato per secoli l’occasione preferenziale per le famiglie dell’alta società di mettere in mostra le proprie rampolle e in età da marito e procacciare futuri mariti a colpi di valzer, abiti bianchi e lunghi guanti. Come la Social Season inglese, anche il ballo delle debuttanti è tornato in auge grazie a period drama ambientati nell’ epoca Regency come la celebre serie Bridgerton.
Ma cosa c’è di vero? In questo articolo parliamo proprio della storia e del dress code di questo ballo, simbolo di eleganza e rito di passaggio all’età adulta per tante ragazze appartenenti all’upper class occidentale.
Il ballo delle debuttanti in Italia
In Italia, il ballo delle debuttanti ha radici profonde nelle tradizioni aristocratiche. Le prime testimonianze risalgono al XVIII secolo, quando questi eventi erano organizzati per presentare le giovani donne alla società e ai potenziali pretendenti. Il ballo era un’occasione per dimostrare lo status sociale e la raffinatezza delle famiglie nobili. Le debuttanti si presentavano al braccio di un parente maschio, solitamente il padre o un fratello, per essere introdotte nell’alta società. Inutile dire che, in un’epoca dove una “signorina bene” non poteva neanche avvicinarsi al tavolo delle vivande senza chaperon, il ballo era l’unica occasione per parlare a tu per tu con possibili pretendenti.
Tra tutti gli eventi sociali italiani uno dei più prestigiosi è il ballo della Scuola Militare Nunziatella di Napoli, fondata nel 1787. Questo evento celebra il completamento del ciclo di studi dei cadetti ed è caratterizzato dalla presenza di celebrità e personalità di rilievo. Le debuttanti si preparano con mesi di anticipo, partecipando a lezioni di danza e prove generali con istruttori professionisti.
Altri eventi importanti in Italia includono il Gran Ballo della Venaria Reale, che si svolge nel Salone Grande della Reggia di Venaria Reale, e il Gran Ballo Viennese di Roma, gemellato con il celebre Opernball di Vienna.
Storia del ballo delle debuttanti all’estero
Quando si dice ballo delle debuttanti uno dei primi che vengono in mente è senza dubbio il Queen Charlotte’s Ball . Iniziato nel 1780 questo evento segnava l’ingresso delle giovani aristocratiche alla corte. La tradizione continuò fino al 1958, quando fu interrotta dalla Regina Elisabetta II, per poi essere ripresa nei primi anni 2000. La presentazione a corte era vista come un onore, e le giovani donne erano accuratamente preparate per rispettare l’etichetta rigorosa dell’evento.
Seguendo le tradizioni anglosassoni anche gli Stati Uniti hanno istituito un ballo destinato alle giovani delle famiglie benestanti. Il più famoso è il New York International Debutante Ball, che si tiene annualmente al Waldorf-Astoria Hotel. Qui, le debuttanti indossano abiti da ballo bianchi e partecipano a una serie di attività che culminano in una presentazione formale. Il cotillon americano, pur mantenendo molte delle tradizioni europee, ha sviluppato caratteristiche uniche, come l’enfasi sull’educazione sociale e sulle buone maniere.
Le regole di dress code per le debuttanti
Inutile dire che il dress code per le debuttanti è rigorosamente formale. Ovviamente la foggia dell’abito da ballo è mutata in base alle epoche e alle nazioni di appartenenza, tuttavia alcuni caratteri fanno parte della tradizione. L’abito deve essere a maniche corte e scollato, rigorosamente bianco con poche varianti sulle tonalità dell’avorio o del guscio d’uovo.
Inoltre, le debuttanti indossano lunghi guanti bianchi, considerati un simbolo di femminilità e purezza. Anche i gioielli devono essere discreti, come le perle che rappresentano la scelta più comune. Altro accessorio iconico è il tipico copricapo delle debuttanti britanniche: una o tre piume di struzzo bianche disposte in un pennacchio Principe di Galles.
Ovviamente, anche i cavalieri delle dame erano tenuti a rispettare un dress code formale, ovvero il frac con cravatta bianca e guanti bianchi.
Se vuoi conoscere altri Bon Ton tips e consigli di stile ti aspetto sul mio Canale YouYube
Se ti interessa il galateo, è uscito il mio libro “Bon Ton Pop”
Se vuoi approfondire il galateo della tavola leggi il mio libro “Bon Ton Pop a Tavola”
Se vuoi dare una spinta alla tua carriera è uscito il mio libro “Bon Ton Pop al Lavoro”
Se ti piacciono i miei contenuti, seguimi anche su Instagram @elisa_motterle