Le sfilate di Valentino sono sempre una gioia per gli occhi.
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Ma non è questa l’unica ragione per cui sono una grande fan del duo Chiuri-Piccioli.
A me Valentino piace perché lì i designer fanno il loro lavoro (bene) e si accontentano di far quello.
Non si atteggiano a rockstar.
Non fanno (anche) i fotografi/copywriter/interior designer eccetera.
Non cercano facili provocazioni.
Non si danno arie da intellettuali a tutti i costi. (Sì Miuccia, anche se ti amo parlo con te).
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Da Valentino “si limitano” a fare vestiti da sogno.
Senza fare chiasso inutile.
A concepire collezioni di sostanza.
Senza per questo darsi l’aria di chi sta salvando il mondo (o rivoluzionando la storia del costume),
ma mettendoci – e questo si vede – tutto il cuore, il cervello e l’impegno possibili.
Io in questo atteggiamento understated ci vedo tanta umiltà e un sana visione della realtà.
E dio solo sa se, di queste due cose, il fashion business ne ha di bisogno.
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