Zeitgeist

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Berlino, giornate dense.

Incontro persone conosciute altrove e conosco persone che rivedrò chissà quando.

Condivisioni sconosciute, invasioni di campo in universi paralleli che per un’ora diventano un habitat così naturale da sembrare quotidiano.

Vecchie fabbriche squassate dalla musica elettronica, sottotetti decorati a nuovo e imbottiti di cuscini, fumoir bohemien di pura decadenza… scenari inusuali, dove scopri esperienze condivise sulla lunga distanza, e diversità che la distanza non riesce a spiegare.

È bello fare conoscenza.

Questo articolo ha 5 commenti

  1. marcoruat

    >Sì, è BELLO 🙂

  2. SuoPadrone

    >e locali/negozi fetish molto diffusi.

  3. anonimo

    >mi sa che ti stai divertendo…

    .MORPHEUS.

  4. Melkor78

    >Da qualche parte, in una raccolta di citazioni, ho trovato scritto che solo viaggiando si vive veramente. Lo trovo un po' riduttivo ma rende l'idea dell'intensità con cui veniamo permeati, senza quasi poterci opporre, a stimoli cui dobbiamo ancora abituarci. Magari riuscissimo a vivere con lo stesso entusiasmo il quotidiano. Io fino ad adesso ho sempre cercato di fare quest'ultima cosa (anche perché credo sia giusto) ma da un po' di tempo a questa parte ho iniziato a lavorare al sogno di poter viaggiare quando e dove desidero 😉 X

  5. carIBBEan

    >Berlino..

    Berlino mi fa venire in mente un certo tipo di meccanismo che funziona, è lubrificato;

    però allo stesso tempo mi dà una grande impressione di instabilità.

    Forse è nella sua natura di città in forte evoluzione ed anche naturale appunto.

    Si, vale un viaggio:

    mi state convincendo, fra Tutti.

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