Il 27 Dicembre è l’anniversario della nascita di uno dei miei personaggi preferiti di sempre, Marlene Dietrich. Ed è quindi il giorno giusto per celebrare l’eredità che questa insuperabile Diva ha lasciato al mondo della moda e dello stile. Pronti? Ecco cosa ci ha insegnato l’Angelo Azzurro.
#1 Gli abiti maschili possono essere sensuali.
A dirla così – oggi- sembra una cosa ovvia, ma ve lo assicuro: fino a Lei tanto ovvio non era. Marlene è stata la prima diva ad indossare sul set (ma anche nella vita privata ) abiti maschili con charme impeccabile.
#2. Anche se ti piacciono gli abiti maschili, puoi sempre essere una Femme Fatale.
Non è necessario scegliere. Si può essere ugualmente credibili – e altrettanto conturbanti – in un completo maschile di tweed e con un abito di chiffon. (Chiamarsi Marlene però aiuta).
#3. Un cappello migliora la giornata.
Che sfoggiasse outfit boyish o mise da sirena, raramente Marlene rinunciava al cappello:
guardate queste foto e capirete perché.
#4. Lo Smoking (e il frac) prima di tutti.
Sì, va bene, lo so: lo smoking femminile l’ha inventato Yves Saint Laurent.
Ma l’idea, per prima, ce l’ha avuta Marlene.
#5. Se hai stile, si vede (anche mentre indossi la divisa dell’Esercito)
Dietrich ha servito nell’Esercito durante la Seconda Guerra Mondiale (leggi sotto se vuoi saperne di più) e ha indossato l’uniforme senza perdere un grammo del suo charme.
La prova provata che lo Stile è non è una questione di vestiti ma soprattutto di personalità.
Comunque, Marlene non è stata solo l’eleganza in persona.
Era anche una persona estremamente intelligente, di grande cultura e di (ancor più grande) autoironia.
Quindi come bonus, ecco altri 5 motivi – che vanno al dilà dell’estetica – per cui la amo, la venero e la riverisco.
#6. Marlene era un’autentica stakanovista
Il suo rigore prussiano era famoso. Nelle sue interpretazioni nulla era lasciato al caso.
Mentre era sul set, pretendeva che uno specchio intero – montato su ruote – la seguisse, per potersi osservare e controllare ogni dettaglio in qualunque momento.
#6. La coerenza, innanzitutto
Pur essendo orgogliosamente tedesca, Marlene ripudia il nazismo, e si trasferisce negli Stati Uniti. Rifiuta apertamente il corteggiamento di Hitler e i suoi ripetuti inviti a rientrare in Germania, con la promessa di trasformarla nella Diva del Regime.
Diventa infine cittadina americana nel 1939.
Nel 1944, Dietrich si unisce all’esercito americano che combatte il nazismo in Europa.
E no, non se ne rimane nelle retrovie: era tra i soldati pure durante la famosa battaglia di MonteCassino. Per il suo impegno, alla fine della guerra, verrà insignita della Legion d’Onore in Francia e la Medal of Freedom negli Usa.
#7. Reinventarsi sempre, fermarsi mai
Dopo la guerra, la carriera cinematografica di Marlene è in declino.
Ma lei non si perde d’animo e si reinventa cantante.
Porta nei teatri le canzoni famose dei suoi film, assieme alla celebre Lili Marlene, che diveterà il suo cavallo di battaglia.
#9. Una donna di cultura
Donna di grande cultura e ironia, Marlene è stata amica di grandi intellettuali del ‘900 come Ernest Hemingway, Remarque, Cocteau. Ha anche scritto di suo pungo un libro, il delizioso Dizionario di Buone Maniere e Cattivi Pensieri, che raccoglie i suoi pensieri, le sue massime e anche delle ricette di cucina.
#10. L’icona Gay
Marlene non ha mai fatto mistero dei suoi numerosi amori consumati indifferente con uomini e donne: per questa ragione è diventata un’icona del movimento LGTB.
Ma non tutti sanno che suo è anche il primo bacio tra donne della storia del Cinema: eccolo, tratto da Marocco del 1930